Il Governo Draghi investirà “le migliori risorse” per far acquisire ai cittadini, a partire dai giovani, le competenze digitali, tecnologiche e ambientali. “Sono le competenze chiave che sempre più permetteranno di fare carriera”, ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nel discorso al Senato per illustrare le linee programmatiche del Governo.
Recovery plan, “Lo rafforzeremo su digitale, banda larga, reti 5G e green”
In questa direzione, il premier ha annunciato una importante modifica nel Recovery plan su digitalizzazione, banda larga, reti 5G e green.
“Nelle prossime settimane rafforzeremo la dimensione strategica del Next Generation Eu su produzione di energia da fonti rinnovabili, l’inquinamento dell’aria e delle acque, la rete ferroviaria veloce, le reti di distribuzione dell’energia per i veicoli a propulsione elettrica, la produzione e distribuzione di idrogeno, la digitalizzazione, la banda larga e le reti di comunicazione 5G”, ha affermato Draghi.
Con il governo Conte “briciole” alle reti ultraveloci
Il Governo Conte ha destinato “briciole” alle reti ultraveloci. Le risorse destinate per promuovere la diffusione delle reti a banda ultra-larga VHCN (Banda larga, 5G e monitoraggio satellitare), ammontano a soli 1,1 miliardi di euro.
Considerando il totale delle risorse allocate dal PNRR, di circa 223 miliardi di euro, emerge che sono destinati all’infrastruttura che abilita la digitalizzazione del Paese meno dello 0,5% delle risorse totali.
Il Governo Draghi promette un rafforzamento. È un indicatore importante che fa capire la trazione del nuovo esecutivo verso la digitalizzazione, l’innovazione e la transizione ecologica.
Le sfide
Infatti, nella prima parte del suo discorso al Senato, il premier ha indicato in questo senso le sfide da affrontare: “digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane”.
Recovery plan, indicata la governance
Un’altra novità sul Recovery plan. Draghi ha indicato, chiaramente, la governance sui progetti e l’utilizzo delle risorse. “La governance è incardinata nel Ministero dell’Economia e Finanza con la strettissima collaborazione dei Ministeri competenti che definiscono le politiche e i progetti di settore. Il Parlamento verrà costantemente informato sia sull’impianto complessivo, sia sulle politiche di settore”. Inoltre il premier ha ricordato che non basta fare una mera lista di progetti per ricevere i fondi europei.
“In base a tale visione strategica”, ha affermato, “il Programma nazionale di Ripresa e Resilienza indicherà obiettivi per il prossimo decennio e più a lungo termine, con una tappa intermedia per l’anno finale del Next Generation EU, il 2026.
Non basterà elencare progetti che si vogliono completare nei prossimi anni. Dovremo dire dove vogliamo arrivare nel 2026 e a cosa puntiamo per il 2030 e il 2050, anno in cui l’Unione Europea intende arrivare a zero emissioni nette di CO2 e gas clima-alteranti”.
Draghi: “Combattere con ogni mezzo la pandemia e fare le riforme. Con la telemedicina la casa come principale luogo di cura”
All’inizio del suo discorso, Draghi ha indicato subito le due principali azioni del Governo: combattere la pandemia e fare le riforme.
“Combattere con ogni mezzo la pandemia e di salvaguardare le vite dei nostri concittadini. Una trincea dove combattiamo tutti insieme. Il virus è nemico di tutti”, ha detto il premier, sottolineando di essere alla guida di un “Governo del Paese” e chiede la fiducia al Parlamento per iniziare un periodo politico di “responsabilità nazionale”.
E contro quella che definisce la “povertà sanitaria”, Draghi annuncia il ricorso alla telemedicina come uno degli strumenti innovativi per contrastare la pandemia: “La casa come principale luogo di cura è oggi possibile con la telemedicina, con l’assistenza domiciliare integrata”.
“Riforma la PA, con investimenti in connettività”
Tra le riforme da attuare e “che non si può procrastinare”, è quella della pubblica amministrazione, ha indicato Draghi. “La riforma dovrà muoversi su due direttive”, ha detto il premier: “investimenti in connettività con anche la realizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini; aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche selezionando nelle assunzioni le migliori competenze e attitudini in modo rapido, efficiente e sicuro, senza costringere a lunghissime attese decine di migliaia di candidati.
Uso dell’intelligenza artificiale e tecnologie digitali per manutenzione opere e tutela del territorio
In tema di infrastrutture, ha aggiunto, “occorre investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel Programma nazionale di Ripresa e Resilienza. Particolare attenzione va posta agli investimenti in manutenzione delle opere e nella tutela del territorio, incoraggiando l’utilizzo di tecniche predittive basate sui più recenti sviluppi in tema di Intelligenza artificiale e tecnologie digitali. Il settore privato deve essere invitato a partecipare alla realizzazione degli investimenti pubblici apportando più che finanza, competenza, efficienza e innovazione per accelerare la realizzazione dei progetti nel rispetto dei costi previsti”.
“La DAD non può non creare disagi“
Nel discorso il premier ha posto l’attenzione anche sulla scuola e sulla didattica a distanza, quest’ultima non piace molto a Draghi.
“Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze. Un dato chiarisce meglio la dinamica attuale: a fronte di 1.696.300 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, nella prima settimana di febbraio solo 1.039.372 studenti (il 61,2% del totale) ha avuto assicurato il servizio attraverso la Didattica a Distanza”.
Nell’affermare “Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza”, Draghi vuole rivedere il calendario scolastico “per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”. Inoltre indica che “è necessario investire nella formazione del personale docente per allineare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni”.
Adeguata formazione per stare al passo con la trasformazione digitale e la transizione ecologica
La formazione è uno dei capisaldi del nuovo esecutivo. “La globalizzazione, la trasformazione digitale e la transizione ecologica stanno da anni cambiando il mercato del lavoro e richiedono continui adeguamenti nella formazione universitaria. Allo stesso tempo occorre investire adeguatamente nella ricerca, senza escludere la ricerca di base, puntando all’eccellenza, ovvero a una ricerca riconosciuta a livello internazionale per l’impatto che produce sulla nuova conoscenza e sui nuovi modelli in tutti i campi scientifici”.
Dalla DAD agli strumenti digitali in presenza
“Occorre costruire sull’esperienza di didattica a distanza maturata nello scorso anno”, ha detto Draghi, “sviluppandone le potenzialità con l’impiego di strumenti digitali che potranno essere utilizzati nella didattica in presenza”.
Garantire un futuro ai giovani, il vero obiettivo di Draghi
Uno degli obiettivi del Governo Draghi è dare “risposte concrete e urgenti ai giovani”, affinché possano realizzare i loro sogni in Italia. “Nella speranza”, ha concluso il premier, “che i giovani italiani che prenderanno il nostro posto, anche qui in questa aula, ci ringrazino per il nostro lavoro e non abbiano di che rimproverarci per il nostro egoismo”.
Quest’ultima frase fa venire in mente le parole di Greta Thunberg pronunciate il 23 settembre 2019, al Summit delle Nazioni Unite riunite a New York per discutere l’urgente problema del cambiamento climatico: “Ci state deludendo. Ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento. Lo sguardo delle future generazioni è sopra di voi. Se scegliete di deluderci, allora non vi perdoneremo mai“.
Per approfondire:
Il testo integrale del discorso al Senato del premier Mario Draghi
https://www.key4biz.it/draghi-recovery-plan-lo-rafforzeremo-su-digitale-banda-larga-reti-5g-e-green-il-testo/345621/