I dispositivi TS-231 soffrono di due vulnerabilità zero-day che il produttore non ha ancora corretto. La patch è prevista tra almeno una settimana.
Due vulnerabilità critiche che consentirebbero a un pirata informatico di mettere a segno attacchi in grado di manipolare i dati contenuti nei dispositivi o addirittura prenderne il controllo. L’allarme riguarda i modelli TS-231 dei NAS QNAP, messi in commercio nel 2015 e oggi fuori produzione.
Le due falle di sicurezza (CVE-2020-2509 e CVE-2021-36195), in realtà riguardano anche alcuni modelli attualmente in commercio, ma per questi è disponibile un aggiornamento che corregge i bug. Discorso diverso per il TS-231, per il quale il pericolo rimane attuale.
A scoprire le due vulnerabilità sono stati i ricercatori di SAM Seamless Network, che in un report pubblicato sul blog della società di sicurezza spiegano i dettagli relativi aelle due falle di sicurezza.
La prima vulnerabilità (CVE-2020-2509) riguarda il web server integrato nel firmware dei dispositivi (non solo del TS-231) e consentirebbe di avviare l’esecuzione di codice in remoto attraverso un collegamento sulla porta 8080.
Il secondo bug, invece, interessa specificatamente l’ultima versione del firmware rilasciata a settembre per il modello in questione. Classificata come CVE-2021-36195, la vulnerabilità consentirebbe di collegarsi al server DLNA e memorizzare un file all’interno del NAS.
Secondo i ricercatori, la falla di sicurezza consentirebbe anche di avviare l’esecuzione di codice con la stessa tecnica.
Ciò che preoccupa, a questo punto, è la “finestra” di vulnerabilità che interessa proprio TS-231. Secondo quanto comunicato dal produttore, infatti, il rilascio dell’aggiornamento richiederà almeno una settimana e, secondo una stima (piuttosto ottimistica) un’ulteriore settimana per l’applicazione da parte degli utenti.
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