INWIT, in partnership con il WWF, ha dato vita ad un progetto di prevenzione basato su AI per il rilevamento tempestivo di incendi boschivi nelle Oasi WWF di Macchiagrande (RM), Bosco di Vanzago (MI) e Calanchi di Atri (TE) grazie all’installazione di telecamere smart e gateway sulle sue torri. Una delle videocamere, installate presso l’Oasi Calanchi di Atri, ha rilevato in un’occasione ai confini dell’Oasi un pennacchio di fumo causato dall’abbruciamento di residui vegetali (rami d’ulivo). Questa pratica è tra le principali cause di incendio boschivo in Italia, in quanto il fuoco può sfuggire al controllo e si propaga nella vegetazione boschiva circostante causando enormi danni all’ecosistema. La presenza del sistema di sorveglianza ha consentito un intervento tempestivo e evitato gravi conseguenze.
Così, l’allarme incendi torna ogni anno prepotentemente alla ribalta durante il periodo estivo, quando l’afa non dà tregua e le precipitazioni diventano scarse ma, soprattutto, quando ormai è troppo tardi per fare qualcosa se non gestire un’emergenza che si fa di anno in anno – in tutto il mondo – sempre più drammatica.
Ma sensori IoT, videocamere smart dotate di intelligenza artificiale e gateway offrono soluzioni che possono dare supporto al prezioso lavoro delle Forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile. Equipaggiando con queste soluzioni tecnologiche le torri di telecomunicazioni di Inwit, infrastrutture digitali e condivise collocate in punti strategici, queste possono infatti diventare preziose sentinelle dei territori e contribuire a ridurre drasticamente la possibilità degli incendi. È proprio in questa logica di alleanza strategica tra infrastrutture digitali, condivise e sostenibili, AI e comunità che INWIT, primo tower operator italiano, sta agendo per supportare i territori nella lotta agli incendi.
Michelangelo Suigo (INWIT): “I nostri progetti di prevenzione e monitoraggio degli incendi e dell’ambiente confermano il valore delle torri, infrastrutture digitali e condivise, per il territorio e le comunità, e il nostro impegno nella sostenibilità, per la tutela ambientale”
“Un bosco indebolito dalle fiamme si difenderà meno efficacemente da altri eventi climatici estremi come le forti piogge o le alluvioni, compromettendo la resistenza e la resilienza dell’intero territorio e della biodiversità che in esso vive. Per questo è importante contribuire attivamente alla prevenzione degli incendi e alla tutela dell’ambiente e della biodiversità tutto l’anno, non solo quando l’emergenza estiva si presenta – ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT –. I nostri progetti di monitoraggio ambientale e di prevenzione degli incendi rappresentano un concreto esempio dell’integrazione della sostenibilità nel nostro business. La realizzazione di queste attività conferma il valore delle nostre torri, infrastrutture digitali e condivise, per il territorio e le comunità e il nostro impegno nella sostenibilità, per la tutela ambientale”.
Con la stessa logica di un’evoluzione anche in ottica di sostenibilità del ruolo delle sue infrastrutture digitali e condivise, nel luglio 2023 INWIT ha poi lanciato un progetto con Legambiente per il monitoraggio ambientale, che nel luglio 2024 è stata esteso alla prevenzione degli incendi boschivi. L’iniziativa coinvolge Pescasseroli (AQ) nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Pettorano sul Gizio (AQ), nella Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, nei quali è stata già installata la tecnologia necessaria, e la Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro (CH), la Riserva Naturale Bosco Don Venanzio a Pollutri (CH) e il Comune di Civitella Roveto (AQ) per monitorare l’area della Longagna, dove la tecnologia sarà resa operativa entro il mese di agosto. Sono 5 le torri di INWIT presenti in questi territori sulle quali sono stati installati in 5 gateway e 9 telecamere smart integrate con un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi. La localizzazione sulla sommità delle torri garantisce inoltre una posizione privilegiata che consente di massimizzare l’area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. Il raggio di osservazione è mediamente di 2 km intorno al punto di localizzazione, ma in determinati casi è possibile arrivare fino a 5 km, per un’area massima coperta di circa 80 km quadrati. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all’AI, di distinguere il fumo dei camini da quello degli incendi.
Sempre lo scorso luglio è stato inaugurato in Piemonte lo Smoke Automatic Detection (SAD), che permette di individuare tempestivamente focolai di incendio nei territori montani, attraverso l’installazione di telecamere equipaggiate con un software di AI sulle torri di INWIT in Alta Valle di Susa, nei comuni di Bardonecchia, Oulx e Sauze d’Oulx (TO), per un’area complessiva di circa 80 chilometri quadrati. In questa prima fase 12 telecamere equipaggiate con software smoCAM sono state installate su 5 torri di telecomunicazioni già esistenti in un territorio a forte rischio incendi che ha visto, solo negli ultimi 7 anni, andare in fumo quasi 4000 ettari di boschi. Il software è capace di elaborare i dati in arrivo da una rete di telecamere e, grazie all’intelligenza artificiale, rilevare pennacchi di fumo e fiamme in ambiente aperto, generando allerta in tempo reale.
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