Aiuti di Stato Ue, in arrivo nuove misure per sviluppo banda larga e semiconduttori

  ICT, Rassegna Stampa
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La Commissione europea è intenzionata a dare più spazio alle misure di sostegno pubblico per lo sviluppo della banda larga e alla produzione di semiconduttori. Questa la scelta appena annunciata che aumenta la flessibilità europea per raggiungere gli obiettivi digitali e procedere verso l’”autonomia strategica” della Ue. Questi i punti qualificanti della comunicazione sulla politica di concorrenza “adeguata alle nuove sfide” economiche e tecnologiche.

A giorni i nuovi orientamenti su aiuti di Stato per la banda larga

Negli orientamenti sugli aiuti di Stato per la banda larga, che saranno resi noti a breve (questione di giorni) la Commissione oggi si limita a indicare che hanno l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo dell’infrastruttura digitale facilitando la diffusione e l’adozione di reti a banda larga che rispondono alle esigenze degli utenti in rapida evoluzione”.

Le misure di flessibilità sugli aiuti di Stato a progetti per i semiconduttori ‘europei’ rientreranno nello ‘European Chips Act’ che sarà presentato nella prima parte del 2022.

La Commissione europea ha adottato una comunicazione su una politica di concorrenza adatta alle nuove sfide, che inquadra il ruolo importante della politica di concorrenza per il percorso dell’Europa verso la ripresa, le transizioni verde e digitale e per un mercato unico resiliente.

Concorrenza flessibile

La comunicazione, spiega una nota, sottolinea la capacità intrinseca della politica di concorrenza di adattarsi alle nuove circostanze del mercato, alle priorità politiche e alle esigenze dei clienti: ad esempio, oggi la Commissione ha adottato la sesta modifica del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato per consentire agli Stati membri di fornire un sostegno mirato alle aziende durante la crisi del coronavirus. Inoltre, la Commissione sta attualmente procedendo a una revisione degli strumenti della politica di concorrenza per garantire che tutti gli strumenti di concorrenza (concentrazioni, antitrust e controllo degli aiuti di Stato) rimangano idonei allo scopo e integrino gli strumenti esistenti.

La vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile della Politica di concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato che “una forte applicazione della concorrenza è fondamentale affinché le imprese e i consumatori possano trarre tutti i vantaggi dal nostro mercato unico. Offre alle aziende di tutte le dimensioni un’equa possibilità di competere. Assicura che le aziende siano sfidate a fornire le soluzioni migliori e più innovative per i consumatori e offre ai clienti una scelta di prodotti e servizi, contribuendo a catene di approvvigionamento affidabili e diversificate. Ecco perché ora più che mai è necessaria un’efficace politica di concorrenza per dare all’economia europea l’agilità e la spinta per superare le sfide che deve affrontare”.

Allo stesso tempo, le regole di concorrenza hanno una flessibilità intrinseca nell’adattarsi. Abbiamo adottato oggi il sesto emendamento al quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e siamo nel mezzo di una revisione della politica di concorrenza con portata e ambizione senza precedenti”, ha aggiunto.

Nuove sfide

Dalla creazione dell’Unione europea, la politica di concorrenza ha contribuito a preservare e promuovere la prosperità economica dell’Ue. Una vigorosa applicazione della concorrenza ha servito i consumatori e le imprese europee e ha contribuito a coltivare il tessuto dinamico e vivace dell’economia europea, composto da imprese di tutte le dimensioni.

Oggi l’Unione deve affrontare nuove sfide: percorrere il ripido sentiero della ripresa dopo la crisi del coronavirus, consentendo al contempo alle industrie europee di rafforzare la propria resilienza e di guidare la doppia transizione verde e digitale. Una politica di concorrenza efficace e ben calibrata può contribuire al successo di questa agenda, che richiede investimenti pubblici e privati straordinari, innovazione e un mercato unico ben funzionante.

Proroga aiuti di Stato coronavirus

Per contribuire alla risposta dell’Europa alla crisi del coronavirus e sostenere la ripresa europea, la Commissione ha adottato un sesto emendamento degli aiuti di Stato temporanei con una proroga limitata delle misure esistenti fino a fine giugno 2022. Questo definisce la strada per una fase progressiva di abbandono delle misure di crisi, evitando effetti precipitosi, e accompagna la ripresa con nuovi strumenti per rilanciare e attrarre investimenti privati nella fase di ripresa.

Per contribuire alla transizione verde, inoltre, le prossime linee guida per il clima, la protezione ambientale e gli aiuti energetici mirano a sostenere gli sforzi dell’industria verso la decarbonizzazione, la circolarità e la biodiversità, nonché la mobilità pulita oa emissioni zero e l’efficienza energetica degli edifici.

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