Manca solo il Comune di San Teodoro, di 1.289 abitanti della città metropolitana di Messina, per completare l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR). Ossia per avere tutti gli italiani nell’anagrafe unica digitale. Un unico database con i dati anagrafici di 7.903 Comuni, di oltre 67 milioni di italiani.
Il vantaggio dell’ANPR completa?
Se prima le nostre identità erano disperse in quasi ottomila campanili, oggi sono raccolte in un’unica anagrafe. Una banca dati Nazionale che consente di ampliare la possibilità di offrire “servizi digitali”: facili, accessibili, efficienti e sicuri.
L’ANPR è dotata, tra le altre caratteristiche, di: sistemi di sicurezza per la protezione delle informazioni e dei servizi erogati dalla base dati, sistemi e servizi di backup per il salvataggio dei dati e delle applicazioni; e sistemi e servizi di Disaster Recovery.
Tra i vantaggi dell’anagrafe unica digitale la possibilità di scaricare online, senza più andare agli sportelli del proprio Comune, i certificati anagrafici per noi stessi e per un componente della famiglia anagrafica. Ma questi certificati vanno consegnati solo ai privati, perché, appunto, la Pa ne è già in possesso. Infatti, sui certificati scaricati online si legge chiaramente questa frase:
I certificati anagrafici emessi hanno validità di tre mesi dalla data di rilascio ed anche per tutto il 2022 c’è l’esenzione dal pagamento del bollo.
Inoltre, l’interoperabilità tra Enti, consente al cittadino di non dover comunicare ad ogni ufficio della Pubblica Amministrazione i suoi dati anagrafici o il cambio di residenza.
Inoltre, i cittadini, sempre dal portale www.anagrafenazionale.interno.it/, possono chiedere anche la modifica se i dati anagrafici non risultano esatti. Si riduce così di molto l’andare su e giù per l’Italia a richiedere al proprio Comune di origine certificati ora disponibili in pochi clic. All’anagrafe unica si accede con:
- SPID
- Carta d’Identità Elettronica (CIE)
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
ANPR, il vero successo della Pa digitale
In virtù di questi numeri, manca solo un Comune al suo completamento, e dei suoi vantaggi, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente è, fino a questo momento, il vero successo della pubblica amministrazione digitale. Lo sosteniamo nel giorno in cui il ministro dell’innovazione ha diffuso i numeri della digitalizzazione della Pa “ai massimi nel 2021”. Cresce l’identità digitale: oltre 27 milioni di Spid e 26 milioni di CIE. E 24,5 milioni di utenti per App IO e 4,3 miliardi dai pagamenti online con pagoPA.
L’ANPR è un ottimo lavoro di squadra tra il Viminale, proprietaria della banca dati di custoditi in Italia nei server di Sogei, impegnata, proprio per conto del Ministero dell’Interno, nella realizzazione dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, con il supporto del Dipartimento per la trasformazione digitale. Questa è la storia dell’anagrafe digitale, di un servizio della Pubblica amministrazione partito a rilento, nel 2016 ne faceva parte un solo Comune – Bagnacavallo (RA), ed ora è un fiore all’occhiello della Pa.
Ad agosto 2017, solo 13 Comuni nell’Anagrafe digitale
L’ANPR rende la Pa più semplice ed efficiente e restituisce ai cittadini il tempo perduto fino ad oggi negli uffici pubblici per avere anche un semplice certificato. L’Anagrafe digitale migliora la qualità di vita degli italiani ed è uno dei tasselli principale per digitalizzare la Pubblica amministrazione. Solo quando la Pa sarà completamente digitale allora lo sarà anche l’intero Paese.
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