Pochi giorni dopo che Goldman ha rimosso Apple dalla sua “Conviction List”, la lista dei titoli da tenere prigionieri, ed Evercore ISI ha eliminato Apple dalla sua lista “Tactical Outperform”, entrambe le banche hanno citato le crescenti preoccupazioni per un rallentamento delle vendite di iPhone, in particolare con l’aggravarsi dei problemi economici della Cina. Un nuovo rapporto mostra che le vendite cinesi di iPhone sono crollate.
I nuovi dati di Counterpoint Research, citati per la prima volta da Bloomberg, mostrano che le vendite di iPhone nella Cina continentale sono crollate del 24% nelle prime sei settimane dell’anno. Il rapporto alimenta le preoccupazioni sul calo della domanda di iPhone nel più grande mercato di smartphone del mondo.
Counterpoint mostra che il mercato complessivo degli smartphone in Cina si è ridotto del 7% nelle prime sei settimane dell’anno. Vivo, con sede a Dongguan, ha registrato la quota più alta delle vendite di telefoni.
La scorsa settimana, Bloomberg ha riportato che i telefoni iPhone 15 Pro Max sono stati messi in vendita su Tmall di Alibaba Group Holding Ltd. a un prezzo inferiore di circa 1.300 yuan (180 dollari) rispetto al prezzo di vendita suggerito, indicando che questi telefoni sono stati fortemente scontati per stimolare la domanda. Sicuramente il commerciante non è
L’iPhone 15 non è più popolare in Cina da quando Huawei Technologies Co. ha lanciato il Mate Pro 60 lo scorso agosto.
Huawei è stata una spina nel fianco di Apple dal sorprendente debutto dei suoi dispositivi Mate 60 Pro, che hanno scatenato un’ondata di acquisti patriottici e sottratto quote all’azienda statunitense. Huawei ha raggiunto una quota di mercato cinese del 16,5% nelle prime sei settimane, rispetto al 9,4% precedente. L’azienda che si è separata da Huawei nel 2020, Honor Device Co. è stato l’unico altro grande produttore a registrare una crescita delle vendite di unità, pari al 2%. Apple è scesa sotto il 16% di quota di mercato, dal 19% di un anno fa, secondo i ricercatori. –Bloomberg
“Nonostante il calo della fiducia dei consumatori, i miglioramenti di Huawei nella produzione hanno permesso all’azienda di soddisfare la domanda della sua popolare serie Mate 60”, ha dichiarato Ivan Lam, analista di Counterpoint. Non dimentichiamo che in Cina poi c’è stata una vera e propria campagna nazionalista a favore del telefono prodotto dall’azienda nazionale che ha avuto un proprio peso nel successo di Huawei.
Lam ha continuato: “Il periodo dell’anno precedente era già abbastanza depresso, ma per quanto riguarda Apple, c’è più margine di manovra nel breve termine. Le promozioni aggressive prima della festa della donna sono solo un esempio”. Quindi la campagna di Apple per riconquistare la Cina potrebbe passare da un calo dei prezzi che segua il cammino deflazionistico del paese. Un cammino logico, ma irto di problemi, fra margini di contribuzione che si riducono e il rischio di differenziali di prezzo eccessivi.
Nel frattempo il titolo Apple non sta brillando:
E nonostante l’utile per azione sia ancorsa piuttosto elevato
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