“Appuntamento alle 5” e i D.O.C., chi ne è immune?

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Una commedia al femminile ricca di ironia e riflessione quella di Lucia Ciardo e Lucia Monopoli andata in scena, in anteprima, il 15 marzo e a cui ho avuto il piacere di partecipare in qualità di ospite.

Sei donne, sei differenti disturbi ossessivo compulsivi (come anticipato nel precedente  articolo) un dottore in ritardo, una segretaria che sembra spuntata fuori dalle meraviglie di Alice in wonderland (l’atmosfera onirica e surreale sono una costante) e quei disturbi a cui nessuno, e ripeto nessuno, è immune.

Che si tratti di igienizzarsi eccessivamente le mani o contare tutto ciò che ci circondi, ‘appuntamento alle 5’ non fa sconti e ci fa arrivare puntuali a quell’incontro con noi stesse che, spesso e volentieri, cerchiamo di evitare. Eh si, perchè spesso vediamo il caso umano che ci circonda ma difficilmente troviamo il caso umano che è in noi.

Lo scopriranno le protagoniste; sette attrici meravigliose che hanno messo a nudo loro stesse e lo hanno fatto donando al pubblico quella parte più fragile dell’animo femminile: l’imperfezione! Non ho intenzione di spoilerare nulla sulla commedia; dovete godervi lo spettacolo, il mio compito è quello di spiegarvi ‘perché’ dobbiate godervi quest’opera.

Come accade un pò ad Alice, da me tanto amata e su questo son di parte dati i precedenti letterari, anche le sei protagoniste si ritrovano a guardarsi attraverso gli specchi degli altri, a riscoprirsi diverse da ciò che credevano, ad assorbire l’energia altrui, ad aiutarsi, a litigare a scambiarsi i drammi e a gioire insieme.

Il tema della diversità è trattato in quest’opera da un punto di vista totalmente nuovo; non sono i presunti ‘normali’ a rapportarsi ai diversi (alle diverse in questo caso) ma quelle ancora più diverse. Questa la considero una chicca nella storia; la normalità e l’anormalità cessano di esistere per lasciare spazio, unicamente, al concetto di diversità tipico di ogni uomo ed in particolare di ogni donna!

Osservando quelle donne mi sono interrogata su ciò che realmente, nell’animo umano, possa essere normale o meno, sono andata via da teatro con l’intima certezza che solo ciò che ci rende felice e non lede gli altri sia davvero normale; tutto il resto sono schemi da cui queste donne provano a star fuori anche se poi ci saltano dentro come nella tana del bianconiglio.

Mi sono sentita Blanca, Marie, Emilia, Pauline, Vicky e Ottavia, senza comprendere bene dove iniziasse l’una e finisse l’altra.

Decisamente un’opera di spessore quella della regista Lucia Ciardo e della co-autrice Lucia Monopoli. Su una trama del genere ci si dovrebbe creare un romanzo!

Le sette attrici:  Federica Di Cola un avvocato, Serena Ricci  una psicologa del lavoro, Sara Ghidoni  una art director,  Lina Zirpoli una scenografa, Luisella Frigerio una insegnante di scuola elementare ,  Vittoria Orchi un impiegata ministeriale ,  Elisa Pazi una copywriter, non si sono limitate ad entrare nella parte ma hanno fatto in modo che il pubblico vestisse i loro panni e i loro drammi; con ironia e leggerezza, a tempo di musica…

Decisamente un grande soddisfazione per la Susta Production: produzione  teatrale e cinematografica  nata dalla passione e la volontà di Lucia Monopoli, instructional designer e autrice, Sara Ghidoni , art director e Lucia Ciardo, attrice e regista. 

Per  lo spettacolo “Appuntamento alle 5 “,  la compagnia scelta ha preso il nome di “Le Disturbate”, e dopo aver assistito alla commedia ne ho compreso il motivo.

I personaggi della storia sono attenti a non mostrarsi al mondo per non disturbare, per non creare disagio e non mettere in imbarazzo chi amano; dinamiche a cui noi donne, spesso, siamo abituate e non solo, come nel caso della commedia, per disturbi importanti, ma anche e soprattutto per i bisogni ed i sogni che spesso celiamo a favore di un mondo che ci insegna a stare nel nostro pezzettino quadrato di aberrante normalità.


Uno spettacolo decisamente umoristico e lontano anni luce dai cliché buonisti.  Un’opera in cui sei donne  improvvisano una terapia di gruppo; che poi, non è ciò che noi donne improvvisiamo SEMPRE per tirarci fuori dai pasticci in cui noi stesse ci mettiamo? A confermarlo è la segretaria che,  chiamata a dipanare la matassa, non farà altro che sottolineare, con bizzarria, quanto sia sottile il confine tra la stranezza e la normalità. In ultima analisi, nessuno  immune al proprio appuntamento alle 5 con se stesso, soprattutto noi donne, sempre di corsa ed in ritardo sulla vita, motivo per cui, più che smettere di correre e rallentare non dovremmo far altro che prendere la rincorsa e saltare nella tana del Bianconiglio con tutti i nostri d.o.c.!

Gag, pantomime, compulsioni e la capacità di un gruppo, interamente al femminile, di  condire il tema della diversità fino al colpo di scena finale che… lascio che ve lo godiate a teatro.

http://ilkim.it/appuntamento-alle-5-e-i-d-o-c-chi-ne-e-immune/