BUL, Open Fiber e Infratel: ‘Nel 2019 2.000 cantieri e vendite dei servizi ai cittadini nei Comuni collaudati’

  ICT, Rassegna Stampa
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Infratel e Open Fiber hanno presentato ai rappresentanti delle Regioni sia il “Grande progetto Piano BUL 2020”, il Piano Strategico Banda ultra larga del Ministero dello Sviluppo Economico per le aree bianche, sia i programmi dei lavori per il 2019. Tante le novità. Il primo ad annunciarle durante la conferenza è stato Maurizio Dècina, presidente di Infratel, società in house del Mise, il soggetto attuatore del Piano BUL del Governo: “Sulle infrastrutture di rete l’Italia è in grave ritardo rispetto ad altri grandi partner europei, ma il nostro progetto è ambizioso nel 2019 con il raddoppio dei Comuni e in oltre 2.000 apriremo i cantieri”.

Poi l’Ad di Infratel, Domenico Tudini, nel presentare lo stato di avanzamento dei progetti (gara 1 e 2) ha dichiarato: “Lo stato di attuazione del Grande progetto Bul è pronto per la notifica finale e sarà approvato dalla Commissione Europea il 1° aprile. Il progetto potrebbe essere inserito dal Commissario Europeo Neelie Kroes tra i 15 progetti piu importanti”. Tudini ha poi illustrato nel dettaglio i principali obiettivi per il 2019: 

  • 2.000 cantieri 
  • 500 collaudi 
  • Avvio vendite dei servizi ai cittadini nei Comuni collaudati

Così come è importante aprire nuovi cantieri fondamentale è anche chiuderli. Ecco il piano di lavori 2019 – 2020 di Open Fiber: “Più della metà dei cantieri sarà aperto nel 2019 (circa 2000) ed entro fine anno ne saranno chiusi 850”, ha spiegato Stefano Paggi,direttore operations di Open Fiber, che porta la fibra ottica a banda ultra larga su tutto il territorio nazionale. 

“C’è l’impegno di Infratel, del Governo, delle Regioni e delle istituzioni locali e di Open Fiber per connettere le aree bianche del Paese”, ha detto Franco Bassanini, presidente di Open Fiber.

L’obiettivo del Piano BUL 2020 consiste nel costruire una rete di proprietà pubblica che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori che vorranno attivare servizi verso cittadini ed imprese. L’intervento pubblico in tali aree è ritenuto necessario per correggere disuguaglianze sociali e geografiche generate dall’assenza di iniziativa privata da parte delle imprese e consentire, pertanto, una maggiore coesione sociale e territoriale mediante l’accesso ai mezzi di comunicazione tramite la rete a banda ultra larga.

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