Il Beato Carlo Acutis
Un giovane italiano nato a Londra nel 1991 e scomparso nel 2006 a soli 15 anni a causa di una leucemia. Nonostante la sua breve vita, Carlo Acutis è diventato una figura molto importante e amata, tanto da essere stato proclamato beato dalla Chiesa cattolica nel 2020.
La fondazione che porta il suo nome (fondazionecarloacutis.org) ha reso noto che Papa Francesco, in occasione del Giubileo degli adolescenti, il 27 aprile 2025, canonizzerà il Beato Carlo Acutis.
Nel 2020, lo stesso Bergoglio lo ha proclamato Beato, dopo la verifica di due miracoli attribuiti alla sua intercessione.
Utilizzò le sue conoscenze per creare un sito web dove raccogliere immagini di miracoli eucaristici da tutto il mondo. In questo modo, è riuscito a coniugare la sua fede con la passione per la tecnologia, rendendo la religione più accessibile ai giovani.
“Il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso. Ma ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e geniali. Come Carlo Acutis – ha affermato il Santo Padre – che ha saputo usare le reti sociali per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza. Non è cascato nella trappola”.
I due miracoli
Al momento della beatificazione di Acutis, nel 2020, è stato riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione: la guarigione “istantanea, completa e duratura” di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita.
Successivamente, a maggio di quest’anno, gli è stato riconosciuto anche un secondo miracolo, la guarigione di una donna di 21 anni del Costa Rica che, dopo un brutto incidente in bicicletta, non riusciva più a respirare in maniera autonoma, ma solo con aiuto esterno. La madre della giovane aveva chiesto in preghiera l’intervento di Acutis e secondo la diocesi locale il miracolo è avvenuto, con la guarigione completa.
Tuttavia, è importante notare che il processo di canonizzazione è ancora in corso e potrebbero essere riconosciuti altri miracoli attribuiti alla sua intercessione.
Beato, è un titolo conferito a coloro a cui è attribuito un miracolo dopo la morte e che possono essere venerati a livello locale. Santo, invece, è il titolo conferito a coloro a cui sono attribuiti due o più miracoli e che possono essere venerati universalmente dalla Chiesa cattolica.
Il primo “Santo Millennial”
Di fatto è nato il primo Santo millennial e alcuni fedeli cattolici appassionati di tecnologia e di internet l’hanno subito ribattezzato “il Santo patrono della rete”.
Di Acutis è possibile anche acquistare gadget in rete, dai rosari ai poster, fino ai ‘santini’ digitali. In Scozia c’è perfino una sua statua nella grotta di Carfin.
Ieri, in occasione della solennità di Cristo Re, anche la Chiesa di Panama ha celebrato la Giornata mondiale della gioventù, durante la quale è avvenuta l’intronizzazione delle reliquie del beato Carlo Acutis.
Acutis è diventato un punto di riferimento per molti ragazzi di tutto il mondo, mostrando come sia possibile conciliare una vita intensa nella fede con l’uso dei nuovi media. La sua capacità di utilizzare internet in modo costruttivo, per diffondere il Vangelo e testimoniare la sua fede, è stato visto come un messaggio potente per un’intera generazione.
Per chi non è credente è difficile rapportarsi a termini come ‘Beato’, ‘Santo’ e ‘miracoli’, ma di certo la storia di questo ragazzo può essere utilizzata per promuovere un’educazione digitale che aiuti i giovani a navigare in modo consapevole e critico nel mondo digitale, evitando i pericoli e sfruttando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
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