Secondo i risultati di una ricerca pubblicata da Proofpoint, Emotet è tornato ancora una volta sotto la lente di ingrandimento degli analisti, dopo una lunga assenza: era stato rilevato l’ultima volta il 13 luglio 2022 prima di fare il suo ritorno lo scorso 2 novembre.
Proofpoint ha esaminato i metodi di consegna, gli obbiettivi geografici ed effettuato un’analisi del malware Emotet e del payloader IcedID.
La nuova campagna è simile a quella dello scorso luglio e mantiene molte delle tattiche osservate in precedenza; emergono però anche alcune novità tra cui la variazione del codice binario di Emotnet, la distribuzione di una versione di IceID più leggera e l’uso di Bumblebee insieme a IceID.
Le campagne malware email organizzate dal gruppo TA542 sono tra le principali per volume di messaggi, e anche in questo caso Proofpoint ha rilevato e bloccato centinaia di migliaia di messaggi ogni giorno.
L’azienda prevede che l’attacco si evolverà, con un potenziale aumento dei volumi di messaggi e il coinvolgimento di un maggior numero di aree geografiche. Le mutazioni del codice binario fanno anche prevedere che il malware continuerà ad adattarsi.
Attacco ad ampio raggio
La campagna ha sfruttato per un breve periodo le scadenze fiscali statunitensi, ma utilizza esche di tipo generico veicolate attraverso messaggi tradotti con cura nel linguaggio locale; l’attacco ha infatti coinvolto molti Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Germania, Italia, Francia, Spagna, Messico e Brasile.
L’attacco è iniziato il 2 novembre ed è proseguito per quasi tutti i giorni feriali successivi, fino allo scorso 11 novembre. Le attività si sono poi interrotte, ma tutto lascia presagire che l’attività coordinata dal gruppo TA542 riprenderà presto.
È anche possibile che il gruppo sfrutti nuove esche legate all’attualità e alle prossime festività, a partire dal Black Friday fino al periodo natalizio.
Sherrod DeGrippo, Vice President, Threat Research and Detection di Proofpoint, ha commentato: “Emotet è una rete di distribuzione di malware incredibilmente potente. Esiste da anni ed è uno dei più grandi attori di minacce che abbiamo monitorato per volume.
Lo seguiamo con estrema attenzione per la sua persistenza e le sue tattiche innovative. Non vedevamo Emotet dallo scorso luglio, ma è riemerso questo mese.
Tutti i segnali indicano che Emotet tornerà alla piena funzionalità come rete di distribuzione per molte delle principali famiglie di malware.
L’aspetto particolarmente interessante è che Emotet continua a operare e a evolversi. Lo vediamo da anni e non mostra segni di interruzione delle operazioni. Continua a morire e a tornare in vita come un gatto con più di sette vite”.
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