Corretta una falla di Linux presente da 12 anni in Polkit

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Il bug consente a un utente di ottenere privilegi di root su tutte le maggiori distro del sistema operativo. La patch è già disponibile.

È rimasta “nascosta in piena luce” per 12 anni. La vulnerabilità individuata dai ricercatori di Qualys (CVE-2021-4034) interessa i sistemi Linux e si candida come una delle falle di sicurezza più longeve nella storia dell’informatica.

Lo strumento “difettoso” è Polkit, un componente che nel sistema operativo open source gestisce i privilegi e, in particolare, consente di organizzare le comunicazioni tra i processi con privilegi limitati e quelli con privilegi elevati.

La falla di sicurezza, come si legge nel report pubblicato sul blog di Qualys da Bharat Jogi, consente di sfruttare una corruzione di memoria per ottenere privilegi di root sul sistema e ha ottenuto una classificazione di rischio di 7.8 su 10.

Secondo quanto si legge nel documento, la vulnerabilità sarebbe presente da momento stesso dell’introduzione di Polkit (che ai tempi si chiamava PolicyKit) e che risale addirittura al 2009. Insomma: il bug esisterebbe da 12 anni e nessuno lo avrebbe mai rilevato.

Secondo i ricercatori di Qualys, la falla di sicurezza sarebbe presente sicuramente in Ubuntu, Debian, Fedora e CentOS, ma dalle parti della società di sicurezza sono ragionevolmente sicuri che interessi anche altre distro Linux.

Inutile dire che l’aggiornamento, dopo la pubblicazione dei dettagli riguardante la vulnerabilità, ha carattere di priorità per tutti gli amministratori IT.

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