Cresce il consumo di energia elettrica in Italia a 25,7 miliardi di kWh, rinnovabili al 37%. Come sfruttare il bonus accumuli

  ICT, Rassegna Stampa
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Cresce l’energia verde in Italia

Lo scorso mese di maggio nel nostro Paese si cono consumati 25,7 miliardi di kWh di energia elettrica, secondo l’ultimo rilevamento di Terna. Un dato in aumento del +5,5% su base annua e in misura minore anche rispetto al mese di aprile 2022 (+0,4%).

Nel cumulato gennaio-maggio 2022 la domanda di energia elettrica in Italia è aumentata del +2,8% su base annua e per l’82% è stata soddisfatta da produzione nazionale, di cui il 37% ottenuta da fonti energetiche rinnovabili.

Nel primo trimestre del 2022 si è registrato un totale cumulato di 454 MW di nuova potenza installata da impianti a fonti rinnovabili, secondo l’Osservatorio FER di ANIE Rinnovabile, con un +151% su base annua, ancora una volta dominato dal fotovoltaico, che mette a segno una nuova capacità di 433 MW (+185% su base annua).

Ancora positivo l’idroelettrico, con una capacità che cresceva del +53%, probabilmente favorita dalla fusione primaverile anticipata sulle Alpi a causa di un inverno tutto sommato mite.

Cresce l’importazione di energia elettrica di quasi il +30% a maggio.

Crollano idroelettrico ed eolico a causa delle condizioni climatiche avverse

Nel dettaglio si è registrato un incremento del 4% di generazione da fotovoltaico, in trend positivo da inizio anno, ma a causa delle condizioni meteo sfavorevoli e dello scenario climatico estremamente negativo si è assistito ad un crollo dell’idroelettrico (-29%) e dell’eolico (-43%), rispettivamente per la siccità e per la ridotta ventosità (probabilmente legata a regimi anticiclonici prolungati).

Un quadro energetico poco rassicurante, anche per in prospettiva, con le previsioni stagionali metereologiche che condannano il Mediterraneo e gran parte dell’Europa occidentale ad un lungo periodo di siccità prolungata.

Nel nostro Paese il fotovoltaico si conferma in crescita grazie alle detrazioni fiscali per gli impianti di taglia residenziale, alla regolamentazione dell’autoconsumo per gli impianti di taglia industriale e terziario e agli impianti utility scale in market parity.

Rinnovabili, ultimo bando tra i peggiori degli ultimi due anni

Analizzando l’esito dell’8° bando del DM FER 2019 risulta, sia per le aste che per i registri, una bassa percentuale di assegnazione dei contingenti messi a disposizione, pari rispettivamente all’11% e al 23%, si legge nel commento Anie.

Complessivamente, si legge nella nota, su 3.356 MW disponibili il GSE ne ha assegnati 444 MW, pari al 13%, escludendone 20 MW. Quella dell’8° bando è stata la sessione peggiore dopo quella di gennaio 2021.

L’attenzione va posta inoltre anche su un altro elemento di criticità: il reperimento dei materiali per la realizzazione degli impianti e l’incremento dei loro costi: “La bancabilità di diversi progetti autorizzati, infatti, si basa su business plan con costi differenti da quelli attualmente espressi dal mercato a causa delle lunghe tempistiche autorizzative”.

Il bonus accumulo

Novità importante arriva anche dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto bonus accumulo energia rinnovabile previsto dalla Legge di Bilancio n. 234 del 30 dicembre 2021.

Il testo recita: “Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ai contribuenti è riconosciuto, nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro per l’anno 2022, un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili”.

Per accedere al credito d’imposta per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati a impianti di generazione di energia elettrica alimentati da pannelli fotovoltaici o eolici o di altra origine “rinnovabile” bisogna inviare apposita istanza all’Agenzia delle Entrate, in cui specificare importo della spesa agevolabile sostenuta durante l’anno in corso.

Il bonus sarà utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale sono state sostenute le spese. Entro 90 giorni, vale a dire entro il 16 settembre 2022, l’Agenzia delle Entrate dovrà stabilire le scadenze per la presentazione delle istanze e le percentuali agevolabili delle spese sostenute.

https://www.key4biz.it/i-nuovi-dati-sul-consumo-di-energia-elettrica-in-italia-e-sulle-rinnovabili/408229/