Cyber Crime Conference 2024, una splendida 12a Edizione

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I numeri dell’evento

Oltre 1000 ospiti, 42 relatori, 20 interventi tematici e 5 Tavole Rotonde: questi i numeri della Cyber Crime Conference 2024, svoltasi il 17 e 18 aprile presso l’Auditorium della Tecnica di Roma.

Un vero successo per la dodicesima edizione del principale evento B2B italiano dedicato al crimine informatico.

Incentrata su tre macrotemi di grande attualità – Artificial Intelligence/Machine Learning, Cloud Computing, Digital Forensics – la Conferenza ha saputo come sempre animare un fruttuoso dialogo tra industria della sicurezza, pubbliche autorità e ricercatori di settore.

Il programma ha infatti incluso nomi di spicco nel panorama della cybersecurity oltre a rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, favorendo il sempre più necessario confronto tra tutti gli stakeholder coinvolti nel contrasto alla criminalità digitale.

Le Tavole Rotonde e gli interventi degli esperti

A conferma della validità di tale formula, molti relatori hanno invocato una maggiore cooperazione tra aziende private, fornitori di servizi, autorità di regolamentazione e forze dell’ordine.

In particolare, la Tavola Rotonda di apertura – intitolata “Sicurezza cibernetica della società digitale: approcci integrati per la prevenzione e il contrasto delle minacce informatiche” – ha evidenziato la necessità di procedere sulla strada dello scambio di informazioni e dell’aggiornamento continuo al fine di tenere il passo con la costante evoluzione dello scenario di rischio, poiché “in un mondo in cui la tecnologia avanza rapidamente […] la condivisione del sapere e la collaborazione tra esperti sono essenziali per contrastare gli attacchi informatici”.

Considerazioni condivise anche dal panel conclusivo – “L’impatto dell’Intelligenza Artificiale su Forze dell’Ordine e Giustizia” – dove è emerso come la digital evidence sia ormai una protagonista assoluta nella maggioranza dei procedimenti penali, derivandone l’urgenza di un importante cambio di paradigma nell’approccio politico, investigativo e giudiziario in tema di reati informatici (e non solo).

Tra i numerosi temi affrontati nelle due giornate hanno trovato spazio anche le ultime tendenze in ambito di malware e i nuovi target prediletti dai criminali informatici, dalle identità digitali alle criptovalute; sempre tenendo ben presente il ruolo centrale dell’AI generativa, sia sul fronte degli attacchi sia nelle strategie di difesa dagli stessi.

In considerazione dell’instabilità geopolitica che caratterizza il mondo contemporaneo si è parlato anche di Cyber Warfare e attori Nation-State, nonché dell’importanza di utilizzare la tecnologia per promuovere pratiche di pace: come ben sintetizzato nell’intervento del Prof. Romano (Università Federico II), “Declare variables, not war. Execute program, not people”.

Nelle prossime settimane tutti gli iscritti alla Cyber Crime Conference avranno accesso ai materiali delle relazioni, alle foto e ai video registrati nel corso dell’evento.

Il prossimo appuntamento per la comunità della sicurezza informatica è il 23 e 24 ottobre, quando si terrà la 22a edizione del Forum ICT Security.

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