Negli ultimi anni è avvenuto un vero e proprio boom dell’eLearning.
Coursera, Masterclass, Udemy, Ninja Academy sono solo alcune delle piattaforme più famose che in questo periodo si sono imposte come “gli” strumenti per la formazione specialistica.
eLearning: i motivi del successo
La tendenza è chiara. In un mondo in cui le persone hanno bisogno di flessibilità ed economicità, la didattica ha dovuto adattarsi. L’eLearning è stata la migliore risposta possibile ai nuovi stili di vita.
I motivi sono molto semplici:
- L’eLearning permette allo studente di gestire in autonomia i tempi, facilitando quindi la partecipazione dei lavoratori.
- La didattica online è meno costosa della didattica tradizionale. Questo vale sia per chi la offre, sia per chi ne usufruisce.
- Infine questa permette alle persone, in qualunque luogo si trovino, di studiare risparmiando in spostamenti e affitti.
Queste tre caratteristiche si possono riassumere in un’affermazione: l’eLearning è la cosa che più si avvicina al democratizzazione dello studio e a un’esperienza di formazione libera.
Inoltre, oggi, il mondo del lavoro ci richiede una formazione costante. Tecnologie e metodologie cambiano velocemente; imparare a conoscerle altrettanto rapidamente è diventato indispensabile.
La didattica online, poi, è anche più flessibile in sé. Basti vedere cosa è successo in questi mesi. Gli istituti che disponevano di strumenti per l’e-Learning hanno continuato a lavorare come sempre. Chi invece era esclusivamente fisico ha dovuto rivoluzionare la propria didattica.
Fra esempi di successo e difficoltà, la strada per il futuro risulta tracciata. È difficile che, dopo aver investito per sviluppare soluzioni per l’eLearning, le istituzioni tradizionali decidano di smantellare tutto una volta che l’emergenza sarà passata. È sicuramente più probabile che cominceranno a offrire una didattica mista, in certi contesti fisica e in altri telematica.
Fino a poco tempo fa si pensava che la didattica online non potesse essere una valida sostituta di quella tradizionale, mancando dei rapporti umani fra insegnanti e studenti.
I dati del Miur
Oggi è difficile immaginare che questa convinzione continuerà ad essere valida, considerando anche i numeri che le università telematiche sono riuscite a raggiungere negli anni. Un chiaro segno di un movimento che era già in atto prima della crisi sanitaria. Secondo i dati del MIUR gli iscritti sono aumentati dai 40 mila del 2010/11 ai quasi 100 mila del 2017/18, con una crescita superiore al 100%.
Per concludere vorremmo sottolineare il valore del termine “esperienza” anche in questo settore. Oggi non basta offrire sostanza; importante è anche la forma, il coinvolgimento, la facilità d’uso, l’intuitività. Elementi che mancano da sempre alla formazione tradizionale, tranne che in rare eccezioni, e che invece l’e-Learning offre in ogni sua manifestazione.
Lo studente è quindi disposto a rinunciare a una certa quantità di sostanza (al valore in sé delle lezioni, che si manifesta della fisicità delle stesse) per poter vivere un’esperienza formativa più efficace.
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