ergoCube, il progetto
Il progetto ergoCub di Inail e Istituto italiano di tecnologia (IIT) è stato inserito tra i migliori progetti del mondo di questo comparto, la Top25 “Humanoid Bot Market Player Milestones“, assieme ai progetti di grandi aziende globali, tra cui Tesla, Boston Dynamics, Ubtec, Xpeng, Toyota, Xiami e Figure.ai.
A darne notizia sui social è stato Davide Rota, il CEO di Tiscali, che ha commentato: “Una grande notizia per la ricerca italiana e l’intero settore Deep Tech”.
Come spiegato sul sito dell’Inail, il progetto ergoCub, coordinato da Daniele Pucci, responsabile della linea di ricerca Dynamic Interaction Control dell’IIT, è una delle sette iniziative internazionali selezionate dalla Global Partnership on Artificial Intelligence (GPAI), incaricata dal G7 del 2018 di monitorare e indirizzare lo sviluppo etico, sostenibile e responsabile dell’intelligenza artificiale (AI).
L’area tematica in cui rientrano ergoCub e gli altri sei progetti selezionati, provenienti da Rwanda, India, Messico, Canada, Svizzera e Germania, è quella “Future of work”, dedicata alla sicurezza dei lavoratori e individuata nel vertice del G7 di Hiroshima dello scorso maggio.
A dicembre dello scorso anno, ergoCube è stato premiato al summit “GPAI” che si è tenuto in India, “come meritevole di essere inserito nella lista dei progetti nel campo dell’intelligenza artificiale etica e responsabile in grado di cambiare lo scenario attuale e futuro: Responsible AI Change Makers”.
L’AI per gli umanoidi e le tecnologie indossabili con l’obiettivo di ridurre e prevenire il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori
L’iniziativa punta alla realizzazione di nuovi umanoidi e tecnologie indossabili dotati di un’AI per valutare, gestire, ridurre e prevenire il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori nei contesti industriali e ospedalieri.
Alto 150 centimetri per un peso di 55,7 chilogrammi, il robot in questione ha mani ottimizzate per trasportare carichi pesanti e un viso con display Oled che gli permette di avere interazioni più espressive. È dotato, inoltre, di una fotocamera per la visione in profondità e di un lidar, strumento laser di telerilevamento per la navigazione.
In sostanza, ergoCub è stato progettato per favorire l’integrazione degli umanoidi all’interno dell’ambiente di lavoro. L’AI, in particolare, gli consente di riconoscere visivamente oggetti e azioni e di manipolare un oggetto con entrambe le mani in scenari in cui è richiesta la collaborazione con un essere umano.
Particolarmente rilevante è la soluzione iFeel, una tuta sensorizzata che permette il monitoraggio in tempo reale sia degli sforzi che dei movimenti del corpo di chi la indossa.
Ricerca e innovazione ‘made in Italy’
Per prevenire possibili incidenti sul lavoro tra robot ed esseri umani, invece, ci sono gli algoritmi di AI, che elaborano le informazioni dei sensori per anticipare lo sforzo muscolo-scheletrico della persona e allertare, attraverso una vibrazione, il lavoratore che sta per compiere un gesto pericoloso per la sua salute fisica.
Per valutare gli impatti dei nuovi sistemi robotici insieme agli operatori finali e approfondirne gli aspetti relativi all’accettabilità, nei laboratori congiunti presso l’IIT di Genova e il Centro ricerche Inail di Monte Porzio Catone, in provincia di Roma, sono ricreati due scenari lavorativi: uno industriale, per riprodurre la movimentazione di pacchi in un magazzino; l’altro ospedaliero, per la valutazione dell’impegno biomeccanico nella movimentazione manuale dei pazienti.
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