Il modello cui si ispira la società di cyber security è orientato alla sostenibilità ambientale e alla creazione di un ambiente che coinvolge la comunità locale.
Nel mondo della cyber security la dimensione innovativa non è solo legata alle soluzioni tecniche per il contrasto a malware e cyber crimine: hanno una rilevanza di primo piano anche i modelli di business e la scelta delle modalità con cui le aziende si muovono nel mondo “reale”.
La conferma arriva da ESET, che in questi giorni ha presentato i progetti per l’annunciato ESET Campus – un hub di innovazione e tecnologia con sede a Bratislava, in Slovacchia, dove è situato anche la sede principale dell’azienda.
Il campus di 55.000 metri quadri è stato progettato dallo studio di architettura BIG-Bjarke Ingels Group e ospiterà la nuova sede dell’azienda con l’obiettivo di creare un centro di eccellenza orientato a diventare un ecosistema che unisca cybersecurity, AI e innovazione per la Slovacchia e l’Europa centrale.
Il progetto, spiegano dalle parti di ESET, tiene conto anche dei nuovi modelli di lavoro post-pandemia ed è stato individuato anche sulla base dei suggerimenti dei dipendenti dell’azienda. L’obiettivo, in pratica, è quello di creare un ambiente pensato per rispondere alle esigenze di business di dipendenti, clienti e partner.
“Immagino l’ESET Campus come un hub creativo dove soluzioni innovative di cybersecurity prendono vita in modo che tutti noi possiamo godere del vasto potenziale di tecnologie all’avanguardia. Costruendo un luogo di lavoro inclusivo, diversificato, verde e collaborativo adatto al futuro, stiamo rispondendo alle esigenze dei nostri dipendenti, clienti, partner e della nostra comunità” spiega Richard Marko, amministratore delegato di ESET. “Continueremo a rispondere in modo sempre più propositivo alle reali esigenze della società, al fine di sostenere la scienza, l’istruzione e l’innovazione”.
Il campus di ESET sarà costruito su principi di funzionalità ed ecosostenibilità, facendo seguito al progetto che ha permesso di ridurre le emissioni di carbonio del 40% nel 2020.
“Crediamo che sia fondamentale per ESET dare l’esempio nel campo dell’innovazione e della tecnologia. Ci assicureremo che il nostro Campus ospiti le ultime tecnologie, soluzioni intelligenti ed efficienti per raggiungere i più alti livelli di sostenibilità” conferma Palo Luka, Chief Operating Officer di ESET. “Punteremo ad un funzionamento del campus a zero emissioni, ma abbiamo l’ambizione di ridurre anche le emissioni in fase di costruzione, e crediamo che la nostra partnership con BIG ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo.”
Insomma: se il mondo della cyber security rappresenta da tempo un settore ispirato alla collaborazione e allo sviluppo collettivo di soluzioni rivolte alla definizione di modelli “sostenibili” sotto il profilo informatico, anche la sua declinazione fisica può seguire le stesse linee guida.
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