Fatturazione a 28 giorni: multa Antitrust di 200 milioni di euro a Tim, Vodafone, Fastweb e WindTre

  ICT, Rassegna Stampa
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L’Antitrust ha pubblicato i quattro diversi provvedimenti con cui ha sanzionato varie compagnie telefoniche per intese e abuso di posizione dominante per la questione della fatturazione a 28 giorni.

La vicenda riguarda Tim, Vodafone Italia, Fastweb e WindTre in merito a un provvedimento del gennaio del 2020 adottato dalla stessa autorità a conclusione di una procedura in cui aveva riscontrato che le suddette società avevano “posto in essere un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria” alle normative sulla concorrenza.

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Intesa anti-concorrenziale

Lo scopo, prosegue l’authority era “mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti – riporta il bollettino dell’Agcm – impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile”.

Rimodulazione della sanzione

Con provvedimenti separati, firmati dal presidente Roberto Rustichelli, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato Fastweb, si legge nel bollettino Antitrust, per 12,69 milioni di euro da 14,7 milioni euro. La sanzione di Tim è stata rideterminata in 100,67 milioni invece di 114,39 milioni; quella di Vodafone Italia in 52,77 milioni da 59,97 milioni e quella di WindTre in 36,37 milioni da 38,97 milioni.

Codacons, multa agli operatori vittoria dei consumatori

La multa da 200 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a 4 compagnie telefoniche è una vittoria dei consumatori italiani e del Codacons, associazione che, come noto, aveva avviato una battaglia legale contro la pratica illegale della fatturazione a 28 giorni, sfociata in una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, tutti vinti dal Codacons.

Con la nuova sanzione l’Antitrust ha confermato in pieno le nostre tesi riconoscendo una intesa restrittiva della concorrenza che ha danneggiato in modo evidente gli utenti – dice il Codacons – Si tratta in realtà di una rideterminazione delle multe per i 4 operatori già comminate dall’Autorità il 28 gennaio 2020, confermate nel giudizio dinanzi al Consiglio di Stato che però aveva chiesto all’Antitrust di riquantificare l’importo delle sanzioni tenendo conto della durata effettiva dell’intesa anti-concorrenza.

Una sanzione che, ancora una volta, riconosce l’illegittimità delle fatturazioni a 28 giorni e delle rimodulazioni tariffarie messe in atto dalle 4 società telefoniche realizzando un danno economico per gli utenti della telefonia – conclude il Codacons.

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