Sparkle ha siglato un accordo con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per sfruttare i cavi sottomarini in fibra ottica nel monitoraggio di eventi sismici e fenomeni naturali nel Mediterraneo. La partnership, firmata dal Presidente di INGV Carlo Doglioni e dall’amministratore delegato di Sparkle, Enrico Bagnasco, si pone l’obiettivo di ampliare l’uso delle infrastrutture sottomarine per scopi scientifici e di protezione civile.
La tecnologia dei cavi sottomarini per rilevare terremoti e tsunami
Grazie alle tecniche di fiber sensing, le fibre ottiche dei cavi sottomarini possono rilevare vibrazioni meccaniche causate da terremoti, eruzioni vulcaniche o onde anomale. Questo approccio offre un monitoraggio in tempo reale di zone difficilmente accessibili come i fondali marini.
La collaborazione tra Sparkle e INGV, iniziata due anni fa, ha già prodotto risultati significativi. Le prime sperimentazioni, presentate al convegno internazionale “Fibre Optic Sensing in Geosciences” a Catania, hanno utilizzato il sistema di cavi Mednautilus di Sparkle, un’infrastruttura di 11.000 km che si estende dalla Sicilia al Mediterraneo orientale, raggiungendo profondità di 4.000 metri. Grazie alla configurazione ad anello, Mednautilus consente di localizzare con maggiore precisione gli epicentri dei terremoti marini.
Prospettive e innovazioni tecnologiche
Le prime analisi si sono basate sulla misurazione delle variazioni dello stato di polarizzazione (SOP) dei segnali ottici coerenti trasportati dai cavi, ma le prossime fasi utilizzeranno dati più avanzati relativi alla fase del segnale. Questa tecnologia consentirà di identificare esattamente i segmenti di cavo interessati da perturbazioni meccaniche, migliorando l’efficacia del monitoraggio.
Secondo Doglioni, “l’innovazione tecnologica è essenziale per comprendere meglio i fenomeni naturali”. Enrico Bagnasco ha aggiunto che “Sparkle è orgogliosa di contribuire alla ricerca scientifica e alla sicurezza ambientale, rinnovando il ruolo storico dell’azienda nel connettere il mondo attraverso infrastrutture all’avanguardia”.
Sparkle, considerata un asset di valore strategico per lo Stato italiano, gestisce ad oggi una rete di cavi lunga 600 mila km.
Una rete di collaborazioni
L’accordo prevede anche la partecipazione di altri enti tecnologici, tra cui il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS), situato a La Spezia, che riunisce eccellenze italiane pubbliche e private nel settore subacqueo.
Questa sinergia intende sviluppare ulteriormente le tecnologie di monitoraggio e salvaguardia ambientale, rafforzando il ruolo dell’Italia nella ricerca e innovazione marina.
Il domìnio dell’underwater è entrato di forza nei dibattiti nazionali ed internazionali relativi allo sviluppo delle infrastrutture di comunicazione ed energetiche, reti strategiche che necessitano di maggiore protezione, vista l’ampia gamma di minacce esistenti. Un argomento di massima rilevanza che è stato al centro della conferenza “Space & Underwater” di Roma promossa e organizzata dal giornale Cybersecurity Italia.
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