Consentire l’interoperabilità dei dati è la vera leva per dar vita al Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, previsto dal PNRR con un finanziamento di 1,3 miliardi di euro. Ad oggi, per esempio, se un cittadino è residente in Campania e dovesse essere ricoverato in Lombardia, i medici lombardi non possono accedere in modo digitale, con facilità e anche con il consenso del paziente, alla sua storia clinica.
Butti: “Lavoriamo sia all’interoperabilità territoriale del Fascicolo Sanitario Elettronico sia all’introduzione di un Gateway per consentire la visione a livello centrale dei dati sanitari regionali, per esempio, per questioni epidemiologiche e per la prevenzione”
Il sottosegretario all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha annunciato, sabato scorso a Sky Tg24, che si sta lavorando all’introduzione di un “Gateway” per far giungere a livello centrale i dati sanitari custoditi a livello regionale e territoriale, “per le questioni epidemiologiche e per la prevenzione“. Una buona alternativa alla pericolosa nascita dell’Ecosistema Dati Sanitari (EDS), ossia la costituzione, ex novo, del più grande database con i dati sanitari di tutti gli italiani. “E stiamo lavorando”, ha aggiunto Butti, “all’interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico, che sarà così ‘portabile’ da un cittadino che dalla Lombardia dovesse trasferirsi in Calabria o Sicilia. Per cui l’interoperabilità consentirà ai sanitari di accedere subito ai dati sanitari del cittadino” ricoverato a prescindere dalla sua residenza. Infine, ha annunciato il Sottosegretario “entro un paio di anni il fascicolo sanitario elettronico sarà anche interfacciabile con altri sistemi sanitari a livello mondiale.”
L’iniziativa in Liguria
In attesa, si sperimenta l’interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico con un’iniziativa di una Fondazione. Il 24 aprile prossimo saranno consegnati 10 tablet all’ospedale pubblico San Martino di Genova “dotati di un’app che consentirà l’interoperabilità del fascicolo sanitario”.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Aidr – Italian Digital Revolution in collaborazione con il professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino e si svolgerà lunedì prossimo alle 16:30 alla presenza del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, Enrico Castanini, amministratore unico di Liguria Digitale, il direttore generale, Marco Prioli, Angelo Gratarola Assessore Sanità Regione Liguria, Mauro Nicastri, presidente della Fondazione Aidr, Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale – Fondazione Aidr.
“I cittadini potranno scaricare l’app e, dopo aver espresso il consenso, potranno usarla per mostrare i propri dati sanitari in qualsiasi struttura sanitaria d’Italia”, ha spiegato a Key4biz, presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri.
“Si tratta“, ha aggiunto Nicastri, “di una piattaforma che consentirà al personale sanitario e all’assistito la consultazione dei documenti del fascicolo sanitario relativi a eventi clinici che hanno avuto luogo anche in regioni o province autonome diverse da quella di residenza dell’assistito. L’iniziativa rientra nel programma dell’anno europeo delle competenze che stiamo portando avanti in collaborazione con il Parlamento e le Commissione europea in Italia”.
“Il nostro obiettivo”, ci ha spiegato Nicastri, “è far usare quest’app su tutto il territorio nazionale con il trasferimento dei dati sanitari, direttamente sull’app, da parte delle strutture pubbliche e private. Stiamo lavorando per raggiungere questo accordi”.
Per approfondire:
FSE, come riformarlo e i rischi privacy e cyber con il più grande database sanitario
Il video del sottosegretario Butti a Sky Tg24 (dal minuto 11:50 la risposta sul Fascicolo Sanitario Elettronico)
https://www.key4biz.it/fse-al-san-martino-di-genova-lapp-per-il-fascicolo-interoperabile-in-attesa-del-gateway-nazionale/443290/