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Come cambia la classifica dei maggiori operatori. Le sim sono 108,5 milioni
Grandi manovre nel settore servizi Tlc. La società svizzera Swisscom, che in Italia ha il controllo di Fastweb, ha acquistato Vodafone Italia per 8 miliardi di euro. L’obiettivo è quello di fondere i due provider entro i prossimi 5 anni, anche se al momento l’operazione non ha effetti sugli utenti ma serve il parere dell’Antitrust.
La strategia economica però è chiara: la volontà di unire i punti di forza di Fastweb nella connettività fissa e di Vodafone in quella mobile per diventare un soggetto più competitivo e in grado di cambiare gli assetti del mercato. Il mercato della telefonia in Italia, pre-fusione Fastweb e Vodafone, vede Tim leader nella rete fissa, come si vede nel grafico sopra, che mobile. Dopo la fusione che cosa succede?
Fastweb e Vodafone: le linee fisse in Italia sono 20,08 milioni
L’Agcom, l’Autorità di controllo del mercato delle comunicazioni, ha pubblicato i numeri dei clienti di tutti gli operatori attivi nel settembre 2023. In base a questi numeri Tim è il primo operatore fisso in Italia con il 40,2% del mercato che è composto da ben 20,08 milioni di linee. L’incumbent (si definisce così l’operatore ex monopolista) ha però perso l’1,1% del mercato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Vodafone è seconda nel mercato delle linee fisse con il 15,9%. In terza e quarta posizione troviamo rispettivamente Wind Tre e Fastweb, con il 14% e il 13,8%.
Le sim attive sono 108, 5 milioni: Tim prima
Nella rete mobile, a fine settembre 2023, le sim attive (che comprendono sia quelle utilizzate da persone sia quelle utilizzate dalle macchine, ad esempio per il controllo a distanza di apparati di sicurezza domestici) sono 108,5 milioni, in crescita di circa 1,4 milioni di unità su base annua.
Anche in questo caso Tim è il leader di mercato con il 27,9%, seguita da Vodafone con il 27,2%, da Wind Tre con il 23,7%, da Iliad che raggiunge il 9,7% e daPoste Pay al 4,1%. Gli altri operatori hanno il restante 7,5%. Interessante un altro dato, quello relativo al traffico dati giornaliero della telefonia mobile che è cresciuto, da inizio anno, del 22,3% su base annua e del 256% rispetto al 2019. Ovviamente è cresciuto anche il traffico dati “pro capite” di ogni sim: più 22,4% nel 2023 rispetto al 2022.
Fusione Vodafone e Fastweb nella rete mobile: sorpasso di Tim possibile?
Ora possiamo provare a simulare come cambierebbero le quote di mercato quando e se la fusione tra Vodafone e Fastweb sarà effettiva. Nel mercato mobile, le percentuali di sorpasso sono minime. Tim detiene il 27,9% del totale. Vodafone il 27,2%, Wind Tre il 23,7%, Iliad il 9,7%, Postemobile il 4,1% e altri operatori, tra cui Fastweb una percentuale del 7,5%. Al nuovo colosso Fastweb/Vodafone basterebbe quindi lo 0,7%, ottenuto arrotondando le cifre e quota portata in eredità da Fastweb, per arrivare al 28% del mercato e superare Tim.
Vodafone e Fastweb sommano le forze e fanno megli di Wind Tre nella rete fissa
Per cercare di stimare il vantaggio della fusione tra i due provider, nella rete fissa è utile usare sempre i dati Agcom. Vodafone detiene una percentuale di mercato del 15,9%, Fastweb del 13,8%. Sommando le due percentuali, il nuovo provider otterrebbe il 29.7% del mercato, una fetta rilevante ma ancora sotto alla quota di Tim che è del 40,2% ma già in grado di superare Wind Tre attualmente al secondo posto con il 14%.
Internet, ecco qual è la tecnologia vincente
Infine è possibile anche ipotizzare in quale tecnologia potrebbe fare la differenza in futuro il colosso Vodafone/Fastweb. Rispetto agli accessi della linea in fibra FTTH, dove Vodafone e Fastweb detengono rispettivamente una quota del 8,5% e del 17,4%, si arriverebbe a un 25.9% superiore al 18,5% di Wind e uguale al 25.9% di Tim.
Per le linee in fibra FTTC le quote Fastweb e Vodafone arriverebbero al 34.7% superando Wind ferma al 16% ma rimanendo però dietro Tim con il 40,8%. Più certo l’esito della fibra ottica FWA dove Vodafone è già davanti a Wind con una quota di mercato dello 9,2% mentre il leader Eolo domina il mercato della tecnologia con il 31,0% e Fastweb è compreso nella percentuale del 15,6% degli altri operatori con una quota di mercato minoritaria e non meglio quantificata. Nel caso in cui Fastweb detenesse una quota di almeno il 9,1%, il sorpasso di Tim (quota di mercato del 18,2%) sarebbe possibile con una percentuale totale del 18.3% per Fastweb-Vodafone.
I dati si riferiscono al settembre 2023
Fonte Agcom
https://www.key4biz.it/fusione-fastweb-vodafone-al-29-7-nel-fisso/484057/