
Parlare di una personalità così raffinata e complessa come quella di Giulio Cesare è un compito difficile, ai limiti dell’impossibile. “Fa tremare le vene e i polsi” ammette la stessa Mariangela Galatea Vaglio, che a Cesare ha dedicato la sua ultima fatica letteraria. Perché se già parlare di Didone, Socrate e di Teodora di Bisanzio non fosse stato abbastanza, questa volta Mariangela Galatea Vaglio si è concentrata su un grande lavoro di ricostruzione storica e filologica, che si è concretizzato in “CESARE – L’uomo che ha reso grande Roma”, edito da Giunti.
Pensato e scritto a metà tra un saggio divulgativo e un romanzo storico, l’opera della Vaglio ripercorre la carriera e la vita di Giulio Cesare, dagli esordi fino alle fatiche Idi, che l’autrice racconta con dovizia di dettagli. Ma non mancano all’appello anche gli eventi salienti della vita privata di Cesare, quali il matrimonio con Cornelia, la “scandalosa” relazione con Nicomede di Bitinia e le numerose tresche in giro per Roma, che Vaglio racconta con un linguaggio fresco e genuino, che accalappia il lettore e lo tiene incollato al libro pagina dopo pagina. Il risultato è una biografia approfondita di una delle figure più affascinanti di tutta la storia. Cresciuto in una Roma piagata dalle guerre civili tra Mario e Silla e dai giochi di potere, Cesare mostra un carattere risoluto e determinato, ma anche carismatico e sensibile, che gli permette di scalare ogni singolo gradino del cursus honorum fino alla carica di dictator. Non è soltanto il conquistatore delle Gallie (sebbene la vittoria su Vercingetorige sia il suo più alto capolavoro tattico) e il seduttore di Cleopatra, come la cinematografia e la divulgazione spicciola tendono a farci ricordare: come sottolinea più volte l’autrice nel corso del suo libro, Cesare era un uomo che sapeva prima di tutto come muoversi all’interno di una Roma dove gli intrighi, le ambizioni e la corruzione erano all’ordine del giorno. Sebbene le vicende di Cesare siano il leitmotiv di questo interessante saggio romanzato, Mariangela Galatea Vaglio inserisce il tutto in un quadro storico ricostruito in maniera esaustiva, cercando di approfondire, nei loro risvolti biografici, psicologici e caratteriali, anche le varie figure che fecero parte della vita di Cesare, da Cicerone a Pompeo, da Crasso a Cleopatra. Lo stile adoperato dalla Vaglio è così brioso e moderno che i politici della Roma del I secolo a.C. sembrano assumere i tratti dei personaggi della politica di oggigiorno, quasi come per ricordarci che nel corso della storia cambiano i giocatori ma il gioco rimane sempre lo stesso. I fatti sono raccontati in modo scorrevole e chiaro, ma mai banale e approssimativo, con un’eleganza che ricorda quella dei grandi divulgatori storici e scientifici: il risultato è una storia godibile sia per chi conosce poco e desidera approfondire la figura monumentale e titanica di Giulio Cesare, sia per “gli addetti ai lavori” che con questo saggio possono non solo godersi una prospettiva interessante ed inedita del condottiero romano, ma apprendere dettagli e curiosità sulla sua vita.
Ma il ritratto che l’autrice dipinge di Cesare è quello prima di tutto di un uomo scaltro e imprevedibile, incline alle passioni e a volte anche ai suoi vizi; è il ritratto di un uomo ossessionato dal potere, che non accetta di essere secondo a nessuno, e che la sete di fama e gloria arriva a rendere oggetto di una delle congiure più crudeli della storia. I suoi successi militari sono frutto non solo del suo coraggio, ma anche del suo finissimo acume, che fa di lui uno dei più grandi geni di sempre per quanto concerne la tattica. Ma il vero campo di battaglia in cui si destreggia Cesare è probabilmente Roma, dove la lotta per la supremazia è senza esclusioni di colpi. Ma la storia ci insegna che a emergere in questa dura lotta tra capi fazione è, almeno in un primo momento, proprio Cesare.
Mariangela Galatea Vaglio riesce nel suo intento di raccontare Cesare in tutto il suo carisma e nella sua eterna grandezza, rispettando con solenne riguardo le fonti (antiche e moderne) e senza mai dimenticare che, dietro a quel nome altisonante e a quelle armi fulgenti c’era un uomo. Un uomo che passerà alla storia come il più grande condottiero di tutti i tempi.
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