Come prevedibile l’annuncio dell’interruzione sine die di Nord Stream 1 ha fatto rialzare i prezzi del gas sul mercato TTF olandese. I futures sul benchmark europeo, sono balzati di quasi il 30% per avvicinarsi a 280 euro per megawattora lunedì, dopo aver toccato un minimo di tre settimane a 203 euro venerdì, quando la russa Gazprom ha annullato il suo piano di ripresa dei flussi attraverso il gasdotto Nord Stream e lo ha chiuso a tempo indeterminato, citando esigenze di manutenzione. Il gasdotto Nord Stream funzionava già solo al 20% della capacità prima che i flussi venissero interrotti la scorsa settimana per un periodo di manutenzione di tre giorni. La decisione di Gazprom è destinata ad aggravare la crisi energetica in corso in Europa, con i Paesi che cercano di trovare alternative alle forniture di gas russo, tra cui il gas naturale liquefatto proveniente dagli Stati Uniti. Intanto il sottilissimo (cioè con pochi scambi) mercato TTF mostra una volatilità degna delle criptovalute scambiate nei peggiori bar di Caracas
Questa settimana i ministri dell’Unione Europea terranno una riunione d’emergenza sull’energia per discutere della crisi energetica e definire misure speciali per combattere l’aumento dei costi, che potrebbero includere tetti ai prezzi del gas. Il tutto sarà da un lato sabotato dai Paesi Bassi, che con il TTF ci guadagnano, dall’altra non risolverà il problema oggettivo di offerta scarsa del gas stesso, risolvibile solo con maggiori estrazioni. In questo i paesi europei sono completamente sordi e ormai appare abbastanza ovvio che ci schianteremo rumorosamente.
Stiamo andando dritti a schiantarci, mi sembra che nessuno abbia intenzione (o riesca) a frenare o a cambiare traiettoria.
— La durezza del vivere 🇬🇷 (@durezzadelviver) September 4, 2022
Chi ha capito invece molto bene il funzionamento del TTF e come sia facilmente manovrabile è proprio Putin. Basta dare un piccolo annuncio, apparentemente casuale, per provocare degli shock di prezzo che avvantaggiano i fornitori russi. Senza contare che noi non sappiamo se qualche operatore sul più grande, ma collegato, mercato cartaceo dei future CME, si avvantaggi di informazioni riservate provenienti dalla Russia proprio su queste aperture o chiusure del gas. Perché è tranquillamente possibile che qualche oligarca vicino a Putin, tramite terzi, stia facendo degli ottimi affari su questo gioco.
Intanto mentre a Bruxelles discutono, in Europa la gente si preoccupa e protesta.
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Gas al TTF in rialzo. Putin capisce il mercatino del gas meglio di chi lo ha creato