Gas: Gazprom taglia del 50% le forniture a Italia e Germania, azzera quelle alla Francia. Impatto severo sulle bollette

  ICT, Rassegna Stampa
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La Russia fa guerra energetica all’Europa

La guerra in Ucraina continua senza sosta e l’impatto sul mercato energetico europeo è durissimo. In queste ore si susseguono annunci su ulteriori tagli alle forniture di gas russo a Germania, Italia e Francia attraverso i vari rubinetti aperti negli anni passati.

Le notizie più critiche arrivano da Parigi, dove il gestore della rete GRTgaz ha dichiarato pubblicamente di non ricevere più gas proveniente dal Mosca (via Germania). La Germania ha riferito che dal gasdotto Nord Stream 1 è arrivato il 60% in meno di gas, mentre l’Eni ha reso noto che il taglio alle forniture di gas per l’Italia è quantificabile attorno al 50%.

Tagli alle forniture sono stati denunciati anche da Omv, la compagnia energetica austriaca.

Tutti i Paesi coinvolti dal taglio delle forniture di gas praticato da Gazprom hanno confermato quanto avvenuto ma allo stesso tempo hanno anche rassicurato la popolazione e le imprese: non c’è da allarmarsi, il gas c’è.

E’ emergenza gas in Italia

Se questo sia vero o no lo scopriremo presto. Intanto, una cosa è certa, per quel che riguarda l’Italia il riempimento degli stoccaggi per l’inverno 2022/2023 è al 50% (bisogna arrivare almeno all’80% entro novembre). Un dato inferiore a quello dell’anno passato e che in prospettiva sicuramente pone dei problemi: come affronteremo la forte domanda di energia dei prossimi mesi?

Altra tegola sulle famiglie italiane è il rincaro ulteriore dei prezzi del carburante e soprattutto delle bollette energetiche. Come ha spiegato il presidente di Nomisma, Davide Tabarelli, sulle pagine de La Stampa: “La realtà è molto più cruda, siamo in guerra, serve un piano di razionamento e la nostra sicurezza energetica è minacciata”.

I prezzi del gas (futures sul mese di luglio) attualmente sono tornati a crescere con decisione, rimanendo stabilmente sopra i 120 euro MWh (con picco ieri di 140 euro, +70%). Questo significa che il costo medio per imprese e famiglie salirà notevolmente già entro questa estate (con parallelo aumento dei prezzi dei beni di consumo), mentre si attendono le prossime tariffe che la nostra Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) applicherà per le bollette di luce e gas dal 1° luglio.

Spesa energetica imprese

Secondo gli ultimi dati Confcommercio, è crescita senza sosta del prezzo dell’energia per le imprese del terziario: tra gennaio e aprile 2022, infatti, il prezzo delle offerte elettriche è salito mediamente del 61%, mentre il prezzo delle offerte gas è aumentato del 21%.

Allargando il confronto su base annua, tra aprile 2021 e aprile 2022, gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas per il terziario sono ancora maggiori raggiungendo una “forchetta” che va da +110% a +140%. Nel 2022 la spesa in carburante per gli autotrasportatori si dovrebbe collocare sui 37 miliardi di euro, 7 in più rispetto ai 30 miliardi di euro del 2021.

Spesa energetica famiglie

Stessa cosa per le famiglie, che hanno subito un “balzo” pesantissimo sulle bollette di luce e gas, con le tariffe che sono più che raddoppiate fra aprile 2021 e aprile 2022: la spesa media annuale di una famiglia tipo, con consumo annuo di 2.700 kWh, sarà di 1.116€ (ossia più del doppio rispetto ai 540€ dell’anno scorso).

Per quanto riguarda invece i consumi annui di gas, che per una famiglia tipo sono 1.400 metri cubi, la spesa sarà di 1.731 €. Anche in questo caso, si tratta di un incremento notevole se si pensa che, nel 2021, la spesa media annua si è attestata sui 1.028€ (lo scostamento registrato, per il 2022, è pertanto di +703€).

Complessivamente, su quasi 30 milioni di allacci elettrici e 15 milioni per riscaldamento a gas, la spesa complessiva per le famiglie si attesta sui 59 miliardi di euro nel 2022, contro i 32 dell’anno precedente: un aggravio di +27 miliardi di euro sul bilancio delle famiglie che andrà inevitabilmente ad incidere sulla capacità di spesa e sui consumi.

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