Giovannini: “La transizione green ha dei costi, ma grande opportunità”. Nelle casse del Mims arrivati 43 miliardi di euro

  ICT, Rassegna Stampa
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L’intervista a Giovannini sulla transizione green

La tanto attesa transizione ecologica del nostro Paese è sostanzialmente partita. Ad affermarlo è stato il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che in un’intervista a La Stampa ha assicurato: “Avanzano cantieri e grandi opere, alcune di queste sono già partite, altre sono oggetti di bandi”.

Insomma, il Governo pare stia spingendo sull’acceleratore della decarbonizzazione e dell’efficienza energetica. O almeno, sembra che siamo pronti per partire, a sentire quello che in questi giorni stanno affermando in Italia e in giro per il mondo il Premier Mario Draghi e altri ministri, soprattutto il responsabile del ministero per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

La transizione è necessaria, oltre che essere una grande opportunità”, ha detto Giovannini nell’intervista rilasciata al quotidiano torinese, “ha dei costi, ma il Governo, come ha già fatto nei mesi scorsi, è impegnato ad evitare che l’aumento dei prezzi ricada sulle famiglie più fragili”.

Soldi in cassa al Mims

Secondo quanto riportato dal giornale, il Mims ha oggi a disposizione una fetta significativa dei fondi europei in arrivo per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): nelle sue casse sono arrivati 43 dei 62 miliardi complessivi.

Con il 70% delle risorse già disponibile possiamo dire che è tutto pronto per l’avvio delle politiche green del Governo Draghi, ha lasciato intendere Giovannini.

Rispetto all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, il ministro non ha nascosto infine la sua preoccupazione, ma “si tratta di problemi che possono e devono essere gestiti”, sia a tutela delle famiglie, sia delle imprese.

Il PNRR

I progetti di competenza del Mims all’interno del PNRR riguardano l’estensione dell’alta velocità ferroviaria e il potenziamento delle reti regionali; il rinnovo dei treni, degli autobus e delle navi per la riduzione delle emissioni; gli investimenti per lo sviluppo dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi; gli interventi di digitalizzazione per la sicurezza di strade e autostrade; la transizione ecologica della logistica; lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle strade provinciali per migliorare la viabilità delle aree interne; la qualità dell’abitare e le infrastrutture sociali; la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche.

Quattro delle sei ‘missioni’ che compongono il Pnrr prevedono interventi di competenza del ministero guidato da Giovannini: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (493 milioni di euro); rivoluzione verde e transizione ecologica (15,8 miliardi); infrastrutture per una mobilità sostenibile (41,8 miliardi); inclusione e coesione sociale (3,9 miliardi).

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