Golpe nel mondo del calcio. Nasce la Superlega europea con le italiane Milan, Inter e Juve. DAZN media partner?

  ICT, Rassegna Stampa
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E’ un vero pe proprio colpo di stato, un putsch all’ordine calcistico quello perpetrato da 12 super club europei che nella notte hanno annunciato la nascita della Super League. Un campionato supra nazionale riservato alle squadre più forti del continente, in aperta alternativa a Champions ed Europa League. Fra i fondatori anche tre club italiani: si tratta di Milan, Inter e Juve che nonostante le minacce di Uefa, Fifa e Leghe nazionali hanno portato fino alle estreme conseguenze lo strappo per la nascita di un super campionato, riservato ai migliori club che va in diretta collisione con la Champions League. Sponsor media del progetto secondo il Corriere dello Sport sarebbe DAZN, nonostante la secca smentita della società di streaming.

Se DAZN coinvolta, asta Serie A da riconsiderare

Se così fosse, anche l a controversa assegnazione dei diritti della Serie A per il triennio 2021-2024 andrebbe riconsiderata sotto una luce totalmente diversa. Difficilmente alcuni club che hanno votato a favore di DAZN avrebbero fatto questa scelta, se avessero conosciuto la volontà da parte dei principali club del campionato di Serie A di procedere alla nascita di una Superlega per i club europei più ricchi.

Che fine farebbero poi i diritti per la prossima Champions League, acquisiti a caro prezzo da broadcaster quali Sky, BBC, BT e nuovi entranti come Amazon? Di certo sarebbero completamente svalutati per la diretta concorrenza di questa nuova SuperLega.

#SuperLeague trend topic

#SuperLeague in tendenza su Twitter da stamattina e si susseguono i commenti sarcastici, in particolare nei confronti della Juve: non riesce a vincere la Champions League con Ronaldo, e quindi la polverizza per creare la Super League. Intanto, dopo l’annuncio della Superlega il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, si è dimesso da presidente dell’Eca, l’associazione che rappresenta le squadre di calcio in ambito europeo, e anche la Juventus ne è uscita come società. Agnelli si è dimesso anche dall’esecutivo Uefa. 

L’annnuncio dei 12 super club dissidenti

“Dodici prestigiosi club europei di calcio hanno annunciato oggi congiuntamente un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori”, si legge nel comunicato congiunto, Florentino Perez presidente del Real Madrid sarà il primo presidente della nuova entità.

Ac Milan, Arsenal FC, Atletico de Madrid, Chelsea FC, FC Barcellona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno aderito in qualità di Club Fondatori. E’ previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile”.  Per ora, a quanto pare non hanno aderito squadre tedesche della Bundesliga Bayern Monaco e Borussia Dortmund, né il Paris Saint Germain. C’è da dire che sia Boris Johnson sia Emmanuel Macron sono intervenuti bocciando sonoramente il progetto, così come il vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas. A casa nostra, fra i primi politici a bocciare il progetto è stato il segretario del Pd Enrico Letta. In serata è arrivata anche la bocciatura del presidente del Consiglio Mario Draghi: “Con riferimento al progetto della Superlega calcio – ha detto Draghi in una nota – Il Governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”.

Enrico Letta (Pd) .’SuperLega progetto sbagliato e intempestivo’

“L’idea di una #SuperLega per i più ricchi club europei di calcio? Sbagliata e decisamente intempestiva. In Europa il modello NBA non può funzionare. Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax, Leicester”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

Salvini: Denaro non è tutto, non azzeriamo il merito

“Da tifoso milanista, dovrei essere contento che la mia squadra possa partecipare ad una Superlega europea, incassando un sacco di soldi, a prescindere da merito, impegno e risultati. Ma, da sportivo e da italiano, dico che il denaro non è tutto, e i milioni non sono sufficienti per azzerare simboli, storia, merito, cuore e passione. Il calcio e lo sport sono di tutti, non di pochi privilegiati. Mi piacciono le vittorie conquistate con il sudore sul campo, non quelle comprate coi milioni in Borsa”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

La nota dei club promotori

La nota dei club dissidenti prosegue spiegando: “Guardando al futuro, i Club Fondatori sperano di poter proseguire le conversazioni con UEFA e FIFA alla ricerca delle migliori soluzioni per la Super League e per il calcio mondiale nel suo insieme.
 
La creazione della nuova Lega avviene quando la pandemia globale ha accelerato l’instabilità dell’attuale modello economico del calcio europeo. Da anni i Club Fondatori mirano a migliorare la qualità e l’intensità delle competizioni europee esistenti e, in particolare, a creare un torneo in cui i migliori club e giocatori possano sfidarsi più frequentemente.
 
La pandemia ha rivelato che una visione strategica e un approccio commerciale sono necessari per aumentare il valore e gli aiuti a beneficio della piramide calcistica nel suo insieme. Negli ultimi mesi c’è stato un intenso dialogo con gli organi direttivi sul futuro format delle competizioni europee. I Club fondatori ritengono che le soluzioni proposte dai regolatori non risolvano le domande fondamentali, che sono sia la necessità di offrire partite di qualità superiore, sia di ottenere risorse finanziarie aggiuntive per l’intero mondo del calcio”.

Nel comunicato anche il format della competizione

– Parteciperanno 20 club: i 15 Club Fondatori e altre cinque squadre aggiuntive che verranno classificate annualmente in base all’andamento della stagione precedente (per questo si è parlato anche della presenza della Roma ndr);

– Tutte le partite si giocheranno durante la settimana, tutti i club continueranno a competere nei rispettivi campionati nazionali, preservando così il tradizionale calendario che è al centro della vita del club (resta da capire che fine farà la Champions League e l’Europa League che si tengono sempre infrasettimanalmente ndr);

– La stagione inizierà ad agosto con la partecipazione delle società in due gironi da dieci, che giocheranno partite di andata e ritorno; I primi tre di ogni gruppo si qualificheranno automaticamente per i quarti di finale. Le squadre che finiscono al quarto e quinto posto giocheranno un ulteriore playoff a due gambe. Successivamente si giocheranno i playoff bipartiti dai quarti per raggiungere la finale, che si giocherà come partita unica, a fine maggio, in campo neutro.

Prevista anche la competizione femminile

Non appena possibile dopo l’inizio della competizione maschile, verrà lanciato il campionato femminile corrispondente, che contribuirà al progresso e allo sviluppo del calcio femminile.

Questo nuovo torneo annuale garantirà una crescita economica notevolmente superiore, che consentirà di sostenere il calcio europeo attraverso un impegno a lungo termine, che i contributi alla solidarietà crescano in linea con gli introiti del nuovo campionato europeo. I pagamenti di solidarietà saranno superiori a quelli attualmente generati dal sistema europeo di concorrenza e dovrebbero superare i 10 miliardi di euro nel periodo di impegno dei club. Inoltre, il nuovo concorso sarà costruito con criteri di sostenibilità finanziaria, poiché tutti i club fondatori si impegnano ad adottare un quadro di spesa. In cambio del loro impegno, i club fondatori riceveranno collettivamente un pagamento una tantum di 3,5 miliardi di euro dedicato esclusivamente alla realizzazione di piani di investimento infrastrutturale e alla compensazione dell’impatto della pandemia COVID.

UEFA, Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola, LaLiga, Federcalcio Italiana e Lega Serie A: ‘Chi partecipa è fuori dai campionati nazionali’

La UEFA, la Federcalcio inglese e la Premier League, la Federcalcio spagnola (RFEF) e La Liga, la Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la creazione di una cosiddetta Super League chiusa.

“Se ciò dovesse accadere, teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà.

Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti.

Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Confederazioni, ai club in questione sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali.

Ringraziamo quei club di altri Paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che hanno rifiutato di iscriversi. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo”. Uefa e Fifa sarebbero pronte a fare una maxi causa di risarcimento, che potrebbe arrivare fino a 50-60 miliardi di euro.

DAZN smentisce suo coinvolgimento nella SuperLega

Dazn, con una nota, chiarisce di non essere coinvolto nel progetto. “Nè l’Azienda nè Mr. Blavatnik, sono in alcun modo coinvolti o interessati ad entrare nelle discussioni relative alla costituzione di una SuperLega e che nessuna conversazione in questa direzione ha avuto luogo”, si legge nel comunicato che smentisce la partecipazione di Len Blavatnik, numero 1 di Dazn, all’iniziativa.

“L’obiettivo di Dazn è quello di portare lo sport in streaming ad un numero sempre maggiore di tifosi e per farlo lavora all’acquisizione di diritti sportivi di primo livello -prosegue la nota-. A questo riguardo, a differenza di quanto riportato nell’articolo, Dazn ci tiene a precisare che i diritti della Bundesliga per Germania, Svizzera e Austria sono stati acquisiti a Giugno 2020, per le prossime quattro stagioni. Inoltre, in Inghilterra e Francia è disponibile la versione globale della piattaforma Dazn, lanciata a dicembre 2020, e dedicata al momento agli eventi di boxe; mentre in Spagna, Dazn trasmette il Motomondiale, la Formula1 e numerosi altri importanti eventi sportivi tra i quali non compare, al momento, il massimo campionato di calcio spagnolo (LaLiga)”.

“Da ultimo, a differenza di quanto erroneamente indicato, Mr. Blavatnik ha una doppia cittadinanza, non tripla, essendo cittadino americano e inglese”, conclude Dazn.

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