Come rendere digitale e come verificare con un device il green pass, introdotto dal Governo per entrare e uscire dalle Regioni rosse o arancioni. A questo sta lavorando il ministro per l’innovazione tecnologica, Vittorio Colao, il ministro della Salute, Roberto Speranza, Sogei e le società informatiche in house regionali.
Se la “certificazione verde”, prevista dall’articolo 10 del decreto riaperture, fosse basata solo sulle vaccinazioni sarebbe molto facile verificarle con un’unica app nazionale, perché i dati sono già trasmetti in modo digitale all’anagrafe unica vaccinale.
Il nodo dell’app
Il vero nodo della futura app unica di verifica del green pass (Immuni o IO, queste le ipotesi) è rendere digitale i certificati di guarigione dall’infezione e i test molecolari o antigenici rapidi con risultato negativo.
Ossia come raccogliere in modo centralizzato e digitale:
- l’attestazione rilasciata subito dalla struttura dove avviene la somministrazione (ha una validità di 6 mesi)
- la certificazione di avvenuta guarigione (dura 6 mesi) e può farla il medico di famiglia o il pediatra
- Il risultato negativo del test molecolare o antigenico rapido, vale invece 48 ore, rilasciato dalle strutture che effettuano gli esami o ancora dal medico di famiglia. Spesso sono già digitali, molte volte sono rilasciati su carta.
Nella Regione Lazio attestazione vaccino con qr-code
La Regione Lazio, ad esempio, consente a chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino e nel caso di Johnson&Johnson per l’unica dose, di scaricare dal Fascicolo sanitario elettronico su smartphone o stampare l’attestazione dell’avvenuta vaccinazione.
“Sono circa 500.000 gli attestati presenti ad oggi sul fascicolo sanitario della Regione, il 25% sono stati consultati dai cittadini”, ci dice Maurizio Stumbo, Chief Information Officer – di LAZIOcrea.
“Stiamo ragionando anche su come farlo stampare senza Spid”, annuncia a Stumbo.
Ad oggi verificabile solo con app “salutelazio”
Il documento è munito di QR-Code non falsificabile. Ad oggi il certificato è verificabile attraverso l’app “Salutelazio” e si attende il testo ufficiale del decreto legge per sapere chi sarà autorizzato a verificare i green pass dei cittadini per spostarsi tra le Regioni rosse e arancioni.
La furura app nazionale dovrà essere in grado anche di verificare le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea perché saranno riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.
Green pass. F. Vaia (Spallanzani): “Con Figc test su app per entrare allo stadio per gli Europei con qr-code leggibile da device”
Il pass introdotto ieri dal Governo sarà necessario solo per entrare e uscire dalle Regioni di colore rosso o arancione. E per partecipare ad eventi speciali, come ad esempio concerti straordinari con più spettatori di quelli indicati nel protocollo del ministero della Cultura o per accedere agli stadi, come avviene in Israele? Su questo secondo utilizzo l’Istituto Spallanzani e la Figc sono a lavoro per sviluppare un’app.
Intervistato dal Messaggero, Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, ha annunciato: “In queste ore incontrerò il presidente della Figc , Gabriele Gravina, si sta studiando una app con la quale entrare allo stadio, che memorizza i nostri dati (se siamo stati vaccinati o se abbiamo eseguito un tampone nelle ultime 48 ore) che ci fornirà un qr-code da passare sotto un lettore elettronico all’ingresso. In questo modo si può tornare allo stadio in sicurezza, ad esempio per gli Europei”. Lo Stadio Olimpico di Roma ospiterà alcune partite del torneo (tra cui quella inaugurale l’11 giugno Italia-Turchia) e sarà aperto al pubblico con una capienza del 25%. Quindi 18.000 persone come entreranno allo stadio? In quale formato potranno mostrare il green pass e con quali dispositivi verranno verificati dal personale?
Sanzioni e carcere per chi falsifica il pass
Attenzione. Chi falsifica il pass rischia anche il carcere. Il decreto, che lo introduce, prevede sanzioni da 400 a 3.000 euro fino al carcere. La reclusione anche per medici, dipendenti Asl e operatori privati che rilasciano il pass falsificato.
Il pass ideato dal governo resterà in vigore fino all’attivazione della piattaforma europea, il gateway, nella quale saranno convogliati i certificati nazionali. A quel punto entrerà in vigore il Digital Green Certificate, interoperabile a livello europeo.
“Stiamo finendo il Gateway”, ha detto Commissario Ue al mercato interno, Thierry Breton, “che sarà pronto per gli Stati il primo giugno. Poi da implementare ed operativo a luglio”.
Vedremo.
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