GUERRA E PACE: COME LA VIOLENZA PESA SULL’ECONOMIA MONDIALE

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Pace ed economia vanno d’accordo, mentre conflitti, soprattutto civili, ed altre situazioni assimilabili sono un grande danno per le attività di carattere economico.

Vediamo, tramite alcune infografiche, quali siano stati i danni per cause belliche negli ultimi anni all’economia:

Nel 2017 il costo della guerra ha raggiunto un picco nell’ultimo decennio, raggiungendo i 14 mila miliardi di dollari. Per fortuna  il 2018 ha visto un calo dei danni relativi alla guerra per 4,4 miliardi di dollari, un fatto positivo, ma minimo.

I costi per la guerra e la violenza possono essere di tre tipi:

  • diretti , cioè gli effetti economici diretti delle distruzioni e dei morti dovuti alle violenze o agli eventi bellici;
  • indiretti, cioè gli effetti dilatati nel tempo di questi fenomeni oppure di carattere psicologico per i danni causati alle vittime;
  • di moltiplicazione, cioè gli effetti di moltiplicazione della crescita mancati a causa delle distruzioni portate dalle violenze.

Quali sono i paesi al mondo in cui i danni per la guerra sono maggiori?

Eccovi un esempio:

Alcuni paesi sono noti perchè nelle news di tutti i giorni. Altri sono noti per la loro instabilità, ma c’è anche un paese membro dell’Unione Europea nella lista, Cipro, dove la riduzione del PIL del 30% è legata al sempre presente conflitto con la Turchia, che appoggia la repubblica, non riconosciuta di Cipro nord e che occupa diverse città dell’Isola.

La principale ricaduta negativa è legata alla necessità di aumentare le spese militare che, per loro natura, non sono produttive. Anche il peso delle spese per la sicurezza interna viene ad essere elevatissimo.

Quindi ci sono i dati diretti, cioè quelli derivanti dagli omicidi, i suicidi , e le spese legate alla sicurezza privata..


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