I malware più diffusi di gennaio secondo Check Point

  News, Rassegna Stampa, Security
image_pdfimage_print


 Il Global Threat Impact Index di gennaio 2023 di Check Point ha evidenziato il ritorno di Vidar nella top ten dei malware più diffusi a livello globale (al settimo posto), a causa dell’aumento delle istanze di brandjacking, e il lancio di una grande campagna malware njRAT in Medio Oriente e Nord Africa.

Vidar si è diffuso attraverso domini falsi che si presentano come affiliati alla società di software desktop remoto AnyDesk; una volta scaricato, il malware si è mascherato da programma di installazione legittimo per rubare informazioni sensibili come credenziali di accesso, password, dati del wallet di criptovaluta e credenziali bancarie.

La campagna Earth Bogle tenta di diffondere il malware njRAT a obiettivi in Medio Oriente e Nord Africa attraverso email di phishing con temi geopolitici, invitando gli utenti ad aprire allegati dannosi.

Una volta scaricato e aperto, il trojan può infettare i dispositivi e consentire agli aggressori di rubare informazioni sensibili. njRAT è sceso alla decima posizione nella lista dei malware, dopo essere stato nella top ten a settembre 2022.

I primi della classe

Qbot e Lokibot sono i malware più diffusi a livello globale, con un impatto di oltre il 6% rispettivamente sulle organizzazioni mondiali, seguiti da AgentTesla con un impatto globale del 5%.

Qbot è un trojan bancario apparso per la prima volta nel 2008 e progettato per rubare le credenziali e le sequenze di tasti dell’utente, spesso distribuito tramite email di spam.

Lokibot è invece un infostealer con versioni per i sistemi operativi Windows e Android, in grado di raccogliere credenziali da diverse applicazioni.

AgentTesla, infine, è un RAT avanzato che funziona come keylogger e infostealer, in grado di monitorare e raccogliere l’input della tastiera della vittima e le credenziali di diversi software installati sulla macchina di una vittima, tra cui Google Chrome, Mozilla Firefox e il client di posta elettronica Microsoft Outlook.

Malware mobile

Per quanto riguarda i malware mobile, le rilevazioni hanno visto prevalere Anubis, un trojan bancario per Android che continua ad acquisire nuove funzioni, tra cui RAT, keylogger e ransomware.

In seconda posizione si trova Hiddad, malware che modifica app legittime per visualizzare annunci e accedere ai dettagli di sicurezza del sistema operativo.

AhMyth è al terzo posto, un trojan RAT che può essere distribuito attraverso app infette che raccolgono informazioni sensibili dal dispositivo e possono attivare la fotocamera, acquisire schermate e inviare messaggi SMS.

Passando ad analizzare i settori preferiti dalla criminalità informatica, l’istruzione e ricerca è rimasta l’industria più attaccata a livello globale, seguita da governo e militare e poi dalla sanità.

La vulnerabilità più sfruttata è stata Web Server Exposed Git Repository Information Disclosure, che ha colpito il 46% delle organizzazioni a livello globale, seguita da HTTP Headers Remote Code Execution con il 42%. Terza in classifica è MVPower DVR Remote Code Execution, con un impatto globale del 39%.

La prima vulnerabilità è legata all’intercettazione di informazioni personali nei repository Git, la seconda alle intestazioni utilizzate per passare informazioni aggiuntive con una richiesta Http e la terza all’esecuzione di codice remoto nei dispositivi MVPower DVR.

Condividi l’articolo



Articoli correlati

Altro in questa categoria


https://www.securityinfo.it/2023/02/22/i-malware-piu-diffusi-di-gennaio-secondo-check-point/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-malware-piu-diffusi-di-gennaio-secondo-check-point