I REPUBBLICANI RISCHIANO LA MAGGIORANZA AL SENATO. LA BOLLA FINANZIARIA RISCHIA DI ESPLODERE, IN UN BOTTO

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Lo spoglio delle elezioni senatoriali in Georgia sta andando avanti a rilento, ma la posizione dei repubblicani si sta facendo difficile. Dopo una partenza in forte vantaggio, così come alle presidenziali, l’arrivo dei risultati di alcune contee ha cambiato la situazione dando altissime possibilità di vittoria per tutti e due i candidati democratici e quindi assegnando la maggioranza ai democratici.

Questo avrebbe due serie conseguenze:

  • a questo punto diventa molto difficile, ed uso un eufemismo, bloccare la conferma dell’elezione di Biden da parte del Senato;
  • I democratici, con la maggioranza in entrambe le camere, non avrebbero più problemi nell’applicare la propria politica fiscale, con un aumento della tassazione molto forte sulle plusvalenze e un aumento delle aliquote per i redditi più altri, oltre che ad altre misure (Cina etc) che potrebbero mettere ancora più in difficoltà l’economia USA.

Il timore maggiore per i mercati è la tassazione delle plusvalenze: in un mercato in cui gli utili sono realmente asfittici e minimi le remunerazioni per gli investitori provengono appunto dalle plusvalenze, realizzate o potenziali, che possono essere realizzate da questi  corsi azionari gonfiati.

I risultati si sono visti subito sia sul rendimento dei titoli di stato USA, legati in questo caso alle potenti politiche di spesa promesse dai democratici,

Le borse USA nei giorni scorsi hanno subito un bello scossone, parzialmente recuperato, legato proprio al fatto che non era stato previsto uno scenario del genere che quindi è stato scontato tutto in un colpo. Ora sembrano più stabili, ma fino a quando?

Intanto Bitcoin ha superato i 35 mila dollari per poi correggere a 34 mila. Ormai la valuta virtuale viene vista , a torto o a ragione, come un bene rifugio.

Che cosa succederà, economicamente e finanziariamente, ora? Jeremy Grantham, molto famoso nel settore degli investimenti e della finanza, dove è considerato un vero e proprio guru, si aspetta che la bolla attuale borsistica e degli asset d’investimento scoppierà, a breve, creando la più grande onda d’urto finanziaria della storia, tale da sbriciolare la crisi .com del 2000, quella del 2008, quella del 1929 e perfino quella dei Mari del Sud del settecento.

Del resto i valori sono ormai superiori rispetto ai tetti precedenti, quindi si dovranno, prima o poi, sgonfiare.

Se pensate di giocare contro attenti però ai tempi. Keynes diceva che il mercato può restare irrazionale molto più a lungo di quanto un investitore o un giocatore di borsa possa restare liquido. Però la maggioranza democratica può dare quel colpo che fa cadere il castello di carte..


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