Ma davvero i prodotti tipici italiani possono essere catalogati alla stregua di bevande industriali come la CocaCola o alle merendine dolcificate, bollati da semaforini colorati, senza nessun tipo di valutazione oggettiva che tenga conto delle abitudini alimentari di una popolazione, dell’autonoma capacità di autoregolarsi nelle modalità e delle quantità dei consumi? Già i danni di una simile catalogazione per i prodotti italiani erano evidenti. E adesso si aggiunge la proposta di un ennesimo step di catalogazione negativa: la lettera F su fondo nero, indice di pericolosità del vino, bevanda alcolica. Contro queste ridicole normative, messe in campo da chi evidentemente non ha tradizioni culinarie paragonabili alle nostre, la Lega ha presentato un’interrogazione all’Europarlamento Europeo.
Nutriscore e vino, interrogazione Lega alla Commissione Europea Nutriscore e vino, inaccettabile anche rischio revisione politiche promozione Roma, 7 feb. (askanews) –
Gli europarlamentari della Lega hanno presentato una interrogazione alla Commissione Europea in merito al Nutriscore e alla proposta di introdurre una “F” nera per le bevande alcoliche. La proposta è stata lanciata da Serge Hercberg, ideatore del Nutriscore, l’etichetta nutrizionale a semaforo francese, che propone ora un’ulteriore declinazione per le bevande alcoliche: suggerisce infatti di inserire una lettera “F” nera su tutte le bevande alcoliche, indipendentemente dalla gradazione, per evidenziarne ‘la pericolosità per la salute’. “Affrontare il tema della salubrità del vino e delle bevande alcoliche senza promuoverne il consumo moderato e consapevole è del tutto improprio e, in questo caso, confermerebbe la caratteristica fuorviante del sistema di etichettatura a colori che, ancora una volta, potrebbe indurre il consumatore in valutazioni errate sulla salubrità di un determinato prodotto, pregiudicando uno degli elementi della dieta mediterranea e penalizzando il settore vitivinicolo”, spiega la Lega in una nota. “Lo stesso rischio inaccettabile si verificherebbe se lo stesso approccio venisse confermato all’interno della revisione del regolamento per le politiche di promozione Ue, che potrebbe prevedere tagli dei fondi destinati al settore vitivinicolo. La Commissione come valuta – chiede la Lega nell’interrogazione – la proposta di un sistema a colore di etichettatura nutrizionale che penalizzi ulteriormente i prodotti vitivinicoli alcolici? Ritiene necessario, all’interno della propria legislazione in tema di alimentazione, determinarne e poi promuoverne il concetto di consumo responsabile e consapevole?”.
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