I ricercatori di ETH Zurich hanno individuato un pericoloso attacco che sfrutta la tecnologia di ottimizzazione delle moderne CPU. Chiamato “Inception”, l’attacco è in grado di accedere a dati sensibili sfruttando la vulnerabilità presente su tutte le CPU AMD Zen, compresi gli ultimi modelli.
Come si legge sul report dei ricercatori, gli attaccanti sfruttano l’esecuzione speculativa e una tecnica chiamata “speculazione fantasma” per accedere a informazioni sensibili senza ottenere privilegi di amministratore.
La prima è una funzionalità presente sui processori moderni che consente di aumentare le performance anticipando l’esecuzione di istruzioni prima di conoscere il risultato delle precedenti, riducendo il costo dei task condizionali. L’esecuzione speculativa espone informazioni sensibili, comprese quelle nella memoria nel kernel, e le rende accessibili anche da processi con meno privilegi, come le applicazioni dannose in esecuzione sul dispositivo.
La seconda tecnica sfrutta invece una vulnerabilità dei processori AMD che consente agli attaccanti di scatenare previsioni errate, esponendo i dati sensibili.
L’unione di queste due tecniche ha dato origine a una catena di attacco estremamente pericolosa in cui gli attaccanti “iniettano” previsioni errate. “Come nel film con lo stesso nome, Inception impianta un’idea nella CPU mentre, in un certo senso, sta ‘sognando’ per portarla a eseguire azioni errata basate su esperienze auto-concepite” spiegano i ricercatori.
Ciò che fanno gli attaccanti è creare un flusso di controllo inesistente, “fantasma”, per dirottare il flusso dell’esecuzione speculativa facendo credere alla CPU che un’istruzione XOR sia in realtà una chiamata ricorsiva, causando un overflow del buffer dello stack di ritorno in un indirizzo di destinazione definito dall’attaccante.
Un modo per mitigare il problema è svuotare il branch che si occupa delle predizioni (Branch Predictor Unit, BPU) prima di cambiare contesto; questo approccio, però, riduce notevolmente le prestazioni della CPU, con un overhead che va dal 93,1% al 216,9% nelle architetture Zen 1 e Zen 2.
In un avviso di sicurezza, AMD ha specificato di non essere a conoscenza di casi in cui è stato eseguito Inception, e che l’attacco può essere eseguito soltanto in locale. Il consiglio è comunque quello di aggiornare il BIOS e applicare le patch di sicurezza previste.
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