IoT satellitare, utenze globali in crescita del 400% entro il 2028

  ICT, Rassegna Stampa
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Nei prossimi anni si aprono nuove opportunità per l’IoT satellitare

Gli utenti di servizi Internet of Things (IoT) satellitare a livello mondiale sono stimati passare dagli attuali 5,1 milioni a 26,7 milioni entro il 2028, secondo nuove stime del Report di Berg Insight.

Un salto in avanti del +400%, con un tasso di crescita medio annuo atteso attorno al +40%.

Considerando che solo il 10% della superficie del pianeta ha attualmente accesso a servizi di connettività terrestre, le opportunità per l’IoT satellitare sono enormi, in quanto può integrare sia le reti IoT cellulari terrestri che quelle non cellulari.

Una tecnologia particolarmente importante anche per ampliare i servizi di connettività in località remote per applicazioni in agricoltura, monitoraggio delle risorse, trasporto marittimo e intermodale, esplorazione del settore petrolifero e del gas, servizi di pubblica utilità ed edilizia, nonché per governi ed agenzie territoriali.

Un mercato mondiale tutto da scoprire dove le imprese possono crescere

In termini di mercato, il settore dell’IoT satellitare mondiale vedrà aumentare i ricavi dai 303 milioni di euro raggiunti nel 2023 a 1,35 miliardi di euro attesi per la fine del periodo considerato dallo studio.

Attualmente, su 40 operatori presi in considerazione dal Report, appena 17 offrono connettività IoT satellitare, tra cui la costellazione Iridium, che conta 1,76 milioni di clienti, a cui si aggiungono Inmarsat, Globalstar (48 mila utenze in pochi mesi) e Orbcomm (700 mila utenze, ma non raggiunge ancora una copertura globale).

Secondo il CEO di Berg Insight, Johan Fagerberg, le collaborazioni tra operatori satellitari e operatori mobili che sfruttano le nuove opportunità di connettività ibrida “satellitare-terrestre” diventeranno comuni entro pochi anni, l’ultimo è stato “Skylo, fornitore di reti non terrestri più attivo per le offerte ibride cellulari/satellitari, che  ha iniziato a lavorare con Deutsche Telekom, BICS, Emnify, floLIVE, Monogoto, O2 Telefónica (Germania), Particle, Soracom, Transatel e 1Global (Truphone). Ma ci sono altri operatori IoT satellitari che collaborano ormai stabilmente con operatori mobili e di reti virtuali mobili (MVNO), che includono Sateliot, Starlink, OQ Technology, Omnispace, Lynk, Intelsat, Viasat e AST SpaceMobile“.

Secondo l’indagine, le altre società dell’IoT satellitare da tenere d’occhio e pronte a lanciare i propri servizi sono Astrocast, AST SpaceMobile, CASC/CASIC, E-Space, Hubble Network, Kepler Communications, Kinéis, Ligado Networks, Lynk, Myriota, Omnispace, Skylo, Swarm Technologies (gruppo SpaceX) e Totum.

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