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Oggi si apre il Consiglio Ue su Ucraina, MO, agricoltura, allargamento e migranti
Per quanto riguarda l’Ucraina, ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la priorità è da un lato “la rapida fornitura di aiuti militari”, dall’altro “l’implementazione e l’applicazione efficace delle nostre sanzioni”. Giorgia Meloni alla Camera dei deputati, replicando alle opposizioni, ha respinto “la tesi per la quale la posizione del Governo italiano non sia chiara” e per la maggioranza, compresa la Lega, “parlano le decisioni e i voti”. La premier ha ribadito che “è la Russia a non volere la pace” e sostenere Kiev “è esattamente propedeutico a una pace”.
Sul Medio Oriente, lo scorso Consiglio si era chiuso senza una dichiarazione comune dei 27. “Ci sono state molte divergenze, l’impegno italiano è di riuscirci in questa riunione, fare in modo che il Consiglio possa terminare con una posizione chiara su questa materia”, ha spiegato la Premier. Michel inviterà i leader a impegnare ancora di più l’Ue “a favore di una soluzione giusta e globale tra israeliani e palestinesi, in cui lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina democratico, sovrano e vitale vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco”. Due popoli e due Stati è una soluzione portata avanti anche da Meloni, secondo cui è necessario fare fin da ora passi “concreti” per andare in quella direzione.
Oltre ai temi di geopolitica, un dossier rilevante sarà quello dell’agricoltura. Per il presidente del Consiglio Ue “I nostri agricoltori europei hanno espresso le loro preoccupazioni in modo forte e chiaro” e l’obiettivo è compiere “progressi senza indugio, in particolare per quanto riguarda la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e la concorrenza leale, sia nel mercato interno che a livello globale”. Per Meloni i problemi degli agricoltori dipendono “anche dalle politiche e dalle scelte ideologiche e a volte folli che la sinistra ha imposto in Italia e in Europa”. Adesso, a livello comunitario, è “urgente” intervenire sull’attuazione della Pac: “La recente proposta della Commissione di ampia revisione della Pac va nella giusta direzione”.
Sull’allargamento a Est la posizione italiana è sempre stata favorevole (anche ampliandola ai Balcani Occidentali), pur con la necessità di gestire bene il processo, che inevitabilmente deve procedere di pari passo con l’iter delle riforme della governance. Sarà infine fatto il punto sulla questione dei migranti, anche alla luce dell’accordo tra Ue ed Egitto siglato domenica scorsa al Cairo. Nelle sue comunicazioni la presidente del Consiglio ha rivendicato quell’accordo, che “segna un salto di qualità”. Per la Meloni l’Italia ha creato un “modello”: la linea italiana per la difesa dei confini esterni è diventata “il paradigma di riferimento anche per l’Ue”, cosa che all’opposizione “non è riuscita” sulle redistribuzioni. A margine dei lavori sono possibili incontri bilaterali, così come non si può escludere un chiarimento con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo il vertice dei giorni scorsi con il premier polacco Donald Tusk.
Meloni difende Salvini e attacca sulle ambiguità del Pd sull’Ucraina
Giorgia Meloni usa le comunicazioni alla Camera, alla vigilia della due giorni del Consiglio europeo, per assicurare che le prese di posizione di Matteo Salvini sulle elezioni russe non intaccano la coesione della coalizione, mentre è nel campo largo che ci sono “ambiguità”. Dopo aver solo sfiorato il tema al Senato, dove il suo vicepremier era assente, a Montecitorio risponde alle accuse delle opposizioni durante il dibattito in cui non mancano scintille, soprattutto quando la premier accantona le formalità e si rivolge a loro con un “ragazzi”. Ma anche quando Elly Schlein la definisce “incoerente su tutto” e le chiede di pretendere dal Cairo gli indirizzi degli 007 imputati per l’omicidio di Giulio Regeni. O quando Giuseppe Conte la accusa di “portare l’Italia alla terza guerra mondiale”. L’unico momento di applausi condivisi in Aula è quando Meloni prende la parola per la sua replica e ricorda l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin 30 anni fa a Mogadiscio. L’istantanea simbolo della giornata resta invece quella di Salvini e Meloni che si abbracciano sorridenti. È l’immagine di un centrodestra che “è una love story di 30 anni, che non va mai in frantumi”, sostiene l’altro vicepremier Antonio Tajani.
Nelle stesse ore la Lega ottiene dal Governo il ritiro della procedura d’urgenza sul disegno di legge sulla cybersicurezza, che alla Camera rischiava di rallentare l’iter dell’Autonomia. La narrazione sulla compattezza della maggioranza è però contestata dalle opposizioni, in testa il Pd, che esorta la presidente del Consiglio a parlare con Salvini e Viktor Orban per chiarire il sostegno a Kiev. E qui lei alza i toni e sottolinea che “in entrambi i casi contano le decisioni e i voti”, e che quando Mario Draghi si presentava al Consiglio europeo la sua “variegata maggioranza” gli garantiva risoluzioni “lontane anni luce da quelle che oggi vengono scritte e lavorate da tutta la maggioranza”. E che c’è “ambiguità” nel Pd, “che spiega a noi cosa dobbiamo fare e poi si astiene sull’invio delle armi all’Ucraina”. Una falsità, per i dem: “Dall’aggressione russa, non ci siamo mai astenuti sull’invio delle armi”.
Meloni si rivolge al Pd anche per respingere l’equazione fra il presidente egiziano e quello russo. “Fermo restando che, secondo me, si deve parlare con tutti, c’è differenza fra Abdel Fattah al-Sisi e Vladimir Putin: Putin ha invaso una nazione vicina”, afferma la premier, prima di affrontare il capitolo Medio Oriente. Lo fa partendo dalla “preoccupazione” per la scelta del Senato accademico dell’Università di Torino di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele “dopo un’occupazione da parte dei collettivi: se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi”. Per la presidente del Consiglio c’è “il timore di un crescente isolamento di Israele”, cui ribadisce la “contrarietà a un’operazione militare di terra a Rafah che potrebbe avere effetti catastrofici”. Su quelli già evidenti a Gaza rivendica l’intervento umanitario del Governo.
Non mancano le critiche a Von der Leyen per l’apertura alle destre
È il penultimo Consiglio Ue prima delle Europee, è il primo summit in cui, a margine del tavolo principale, si comincerà già a parlare delle nomine comunitarie. Il dato non è marginale, perché rischia di rendere ancora più spigolosa una riunione già delicata e quasi tutta incentrata sulle due guerre. E la discesa in campo di Ursula von der Leyen come Spitzenkandidaten del Ppe non ha rasserenato l’atmosfera, con i liberali e i socialisti che stanno cominciando ad aumentare la pressione sulla presidente della Commissione Ue e sulla sua strategia del dialogo con le destre. “Inseguendo Giorgia Meloni non andrà lontano”, è il netto messaggio inviato da Renew al lancio della campagna per le Europee. Ai capi di Stato e di governo in arrivo per il Consiglio Ue e il summit sull’energia nucleare si sono affiancati, numerosi, i leader dei partiti, a partire da Elly Schlein. In serata al Forum Europa organizzato dai dem è intervenuto anche Paolo Gentiloni: “Dobbiamo dire con grandissima forza a tutti i nostri amici della maggioranza europeista che lasciare aperta la porta a chi vuole distruggere l’Ue è un errore che non consentiremo”, ha sottolineato il Commissario rivendicando un ruolo di “leadership” dei socialisti nella futura maggioranza.
A pochi chilometri di distanza i liberali di Renew hanno lanciato la campagna per le Europee e i loro tre candidati leader, la macroniana Valerie Hayer, il segretario generale del Pde Sandro Gozi e la tedesca Marie-Agnes Strack-Zimmermann. La chiusura all’ultradestra, anche in questo caso è massima: “A Ursula von der Leyen direi che è vero che tutte le strade portano a Roma, ma la strada per Roma non la porterà lontano”, ha avvertito Gozi. Von der Leyen, hanno chiosato gli altri due leader della campagna, corre per sé stessa, “non è una vera candidata”. Il tema è che a scegliere la presidente della Commissione sono innanzitutto i leader dei 27 e, al Consiglio europeo, il sostegno per von der Leyen finora sembra solido. Il conteggio non è facile: gli interessi nazionali vanno intersecati con quelli del partito espressione del premier. All’Eurocamera la candidatura di von der Leyen al momento sembra avere delle criticità: se Ppe, socialisti e liberali reggessero all’onda d’urto delle destre, le chance della ex ministra della Difesa potrebbe scendere nettamente e a quel punto i giochi si riaprirebbero con diverse strade alternative, da quella sempre interna ai popolari a un tecnico alla Mario Draghi.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per ascoltare l’informativa urgente del Governo in merito alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo ai fatti occorsi presso un cantiere edile a Firenze. A seguire approverà il decreto per le consultazioni elettorali dell’anno 2024 ed esaminerà la proposta di legge sulla sicurezza stradale e di delega al Governo per la revisione del Codice della strada.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la pdl relativa ai conflitti d’interessi. La Giustizia esaminerà le pdl sui reati contro gli animali. La Esteri proseguirà il ciclo di audizioni sulla proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’Indo-pacifico. La Difesa alle 8.30 ascolterà il Direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Bruno Frattasi sulla difesa cibernetica. La Cultura dibatterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione. La Ambiente esaminerà il decreto sulla governance e sugli interventi di competenza della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 il cui termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle 16.00 di oggi.
La Lavoro esaminerà gli emendamenti al ddl governativo in materia di lavoro e svolgerà delle audizioni sul rapporto tra IA e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro. La Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto legislativo per la definizione della condizione di disabilità. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulle problematiche del settore delle aziende che prestano servizi alle imprese agricole (c.d. contoterzisti).
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 11.00 per ascoltare la Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Come di consueto, alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl costituzionale sul premierato, il decreto sulle consultazioni elettorali dell’anno 2024 e il ddl sulle modifiche al Titolo V della Costituzione. La Giustizia, esaminerà il ddl sulle intercettazioni tra l’indagato e il proprio difensore, il ddl per l’introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio, il ddl sul conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali, il ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato e lo schema di decreto legislativo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. Infine, proseguirà le audizioni sul ddl relativo ai cognomi dei figli.
La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. La Finanze proseguirà il confronto sull’affare assegnato relativo agli sviluppi della politica fiscale, la gestione tributaria, le grandezze finanziarie e l’attività delle Agenzie fiscali, per gli anni 2024-2026, sul ddl sulle agevolazioni fiscali start-up e sul ddl per il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle. La Cultura esaminerà il ddl per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia.
La Ambiente e Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Tts Italia e Porsche Consulting sull’indagine conoscitiva sull’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche. La Affari Sociali proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo per la definizione della condizione di disabilità.
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