Truenumbers è l’appuntamento quotidiano con la rubrica curata dal portale www.truenumbers.it, il più importante sito editoriale di Data Journalism in Italia, fondato da Marco Cobianchi. Una rubrica utile per saperne di più, per approfondire, per soddisfare ogni curiosità, ma sempre con la precisione che solo i numeri sanno dare. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Truenumbers su Key4biz clicca qui.
La ratifica dell’intesa tra Ue e Tunisia non è affatto scontata
Fortemente sostenuta da Giorgia Meloni, benedetta da Ursula von der Leyen e dai principali leader europei, l’intesa di Cartagine tra l’Ue e la Tunisia dovrà ora affrontare il meccanismo dell’unanimità. Il Memorandum d’intesa firmato domenica, infatti, potrà entrare in vigore solo dopo che sarà stato ratificato da tutti gli Stati membri e, nel clima incandescente venutosi a creare sul dossier migranti sin dall’ultimo summit dei 27, è tutt’altro che scontato che lo sarà in tempi brevi. Anche perché l’accordo prevede un dispendio di fondi comunitari: 150 milioni a sostegno del bilancio di Tunisi e 105 per il supporto al controllo delle frontiere, ed è proprio sull’uso dei fondi comuni che Paesi come Ungheria e Polonia hanno promesso battaglia.
I cinque pilastri del Memorandum prevedono una partnership a tutto tondo, che s’inserisce nelle conclusioni dell’ultimo vertice Ue. L’intesa è per “un partenariato ambizioso e concretizza l’ultimo Consiglio Ue”, ha sottolineato, non a caso, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Nell’ambito del Memorandum sulla migrazione si prevede un maggior coordinamento nelle attività Sar e la dotazione di 25 imbarcazioni alla guardia costiera tunisina con l’obiettivo è fermare i flussi in partenza; il presidente Kais Saied si impegna ad aumentare il controllo delle partenze dal porto di Sfax, dove dal Sahel arrivano migliaia di migranti subsahariani. Il testo prevede un passo avanti anche nei rimpatri, ma solo dei tunisini. A destare perplessità c’è il tema del rispetto dei diritti umani.
Il Governo accelera sul Pnrr, due giorni in cabina di regia
Nuova accelerazione sul Pnrr: il tempo stringe per la revisione del Piano e il Governo convoca una due giorni d’incontri per fare il punto con imprese e sindacati e tirare le fila sulla terza relazione, sulla quarta rata ma anche sul coordinamento dei progetti con i nuovi fondi del RepowerEu. In assenza della premier Giorgia Meloni impegnata a Bruxelles, Raffaele Fitto ha chiamato a raccolta a Palazzo Chigi i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, tutti i Ministri e tutti i segretari alla presidenza del Consiglio per incontrare oggi a partire dalle 13.00 le associazioni imprenditoriali (Confindustria, Ance, Ania, Abi, Confedilizia, le associazioni agricole e poi quelle professionali) e domani dalle 10.00 le associazioni delle piccole imprese, gli artigiani, le cooperative e i sindacali; i due appuntamenti si incroceranno con quelli parlamentari. Il Ministro farà il punto della situazione dopo la decisione presa la scorsa settimana di modificare dieci delle 27 misure previste dalla quarta rata del Recovery: dal progetto Cinecittà ai satelliti, dagli asili nido alle ferrovie.
La richiesta di modifica è stata inoltrata e condivisa con la Commissione Ue per circostanze oggettive. Ora andrà esaminata attentamente in sede europea per valutare se i nuovi obiettivi daranno all’Italia il diritto alla nuova tranche da 16 miliardi. Da Bruxelles ancora tutto tace anche sulla terza rata da 19 miliardi, in un’attesa che giorno dopo giorno si fa sempre più fremente. Sul tavolo di Fitto è approdata peraltro anche l’ennesima questione da chiudere con l’Ue, relativa questa volta all’ex Ilva di Taranto. Per chiudere la procedura d’infrazione pendente sullo stabilimento il Ministro ha presentato un emendamento al decreto salva-infrazioni, all’esame del Senato: la norma prevede che tutti gli obblighi del primo acquirente dell’impianto pugliese siano obbligatoriamente rispettati anche dai successivi acquirenti, fino a quando non verrà accertata la cessazione dei rischi connessi alla produzione, un modo per assicurare che la gestione dell’attività avvenga nel rispetto della normativa ambientale.
Schlein attacca il Governo sulla ricostruzione in E-R e salario minimo
Dopo Riano e Ventotene, Elly Schlein convoca la terza segreteria nazionale itinerante a Forlì, nel cuore dei territori colpiti dall’alluvione. Ricordato Giacomo Matteotti e omaggiato Altiero Spinelli, è il momento per i Dem di incalzare il Governo sulla ricostruzione in Emilia-Romagna: “Servono risorse immediate altrimenti i Comuni rischiano il default”, dice la segretaria dem. All’incontro che segue la segreteria, ci sono più di 200 amministratori locali che chiedono a Schlein di farsi carico del malessere sociale che monta: “La destra non vuole la ricostruzione, ma la Regione si”, esclama qualcuno, “C’è il rischio che la rabbia si riversi sulle istituzioni” dice il presidente Stefano Bonaccini. E Schlein risponde all’appello: “I sindaci non sono disponibili a fare da parafulmine”. Poi lancia la sfida all’esecutivo: “Servono ristori pari al 100%, come aveva promesso qui la premier”.
E sul tavolo della segreteria non può mancare la proposta delle opposizioni sul salario minimo. Schlein carica i suoi per una battaglia senza esclusioni di colpi, “dentro e fuori il Parlamento”. Il primo vero banco di prova sarà alla Camera, dove la maggioranza ha presentato un emendamento soppressivo e le forze di opposizione, da Conte a Calenda, non intendono mollare la presa, nonostante il netto svantaggio numerico. Domani sarà il giorno decisivo, con i big che si preparano allo scontro frontale con la maggioranza. Intanto, all’interno del Pd, non mancano i nodi da sciogliere, in primis, quello della gestazione per altri: in serata i parlamentari dem provano a definire con la segretaria una condotta comune sul voto in Aula. Intanto torna a pungere il Pd campano: il braccio destro di Vincenzo De Luca non molla la presa sulla sua candidatura alle prossime regionali in Campania.
Alla Camera
Dopo che ieri è stato approvato il cosiddetto decreto rigassificatori, L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per la discussione di interpellanze urgenti. Dalle 14.00 esaminerà le mozioni sull’emergenza abitativa, la proposta di legge sulla perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano, la pdl di modifica al codice della proprietà industriale, la pdl per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti, la pdl per la prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo e la proposta di legge per l’introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti nonché nei percorsi d’istruzione e formazione professionale.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la pdl, già approvata dal Senato, per l’inserimento in Costituzione dell’attività sportiva. La Giustizia esaminerà le pdl sull’occupazione arbitraria d’immobili, la pdl sulla prescrizione del reato e le pdl sugli illeciti agro-alimentari. Con la Affari Sociali dibatterà sull’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità Il Forteto. La Bilancio, assieme al Politiche Ue e Bilancio del Senato, ascolterà i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, UGL, Elettricità futura, ANCI, UPI e Conferenza delle regioni e delle province autonome nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), aggiornata al 31 maggio 2023.
La Finanze esaminerà le pdl per agevolare il recupero dei crediti in sofferenza e favorire e accelerare il ritorno in bonis del debitore ceduto, e le pdl per l’equiparazione del regime fiscale nell’applicazione dell’imposta municipale propria e dell’imposta di registro relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. La Cultura si confronterà sulle pdl per l’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie, la pdl per l’istituzione della Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche e la pdl per la tutela della sicurezza del personale scolastico. Con la Trasporti esaminerà la legge europea per la libertà dei media.
La Ambiente alle 9.00 ascolterà il Commissario straordinario alla ricostruzione Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo sulla pdl per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e per la disciplina organica degli interventi di ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale; a seguire riprenderà l’esame del provvedimento. La Attività Produttive proseguirà le audizioni sulle risoluzioni sul comparto del commercio al dettaglio di carburanti, esaminerà e svolgerà delle audizioni sulle pdl sul turismo accessibile e sulla partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative. La Lavoro proseguirà le audizioni ed esaminerà le pdl per il salario minimo. La Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza per l’anno 2023 e la pdl per l’assistenza sanitaria per le persone senza dimora. L’Agricoltura esaminerà e svolgerà delle audizioni sulle pdl in materia di fauna carnivora e selvatica.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del decreto per l’attuazione di obblighi derivanti da Atti dell’Unione europea e da procedure d’infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano (il cosiddetto decreto infrazioni) e del decreto per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico approvato ieri dalla Camera.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, le pdl per l’elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, il ddl per la modifica dell’articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute e dibatterà sulla proposta di legge costituzionale in materia di legislazione esclusiva dello Stato. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle intercettazioni e proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul tema della diffamazione anche in relazione ai nuovi strumenti tecnologici di comunicazione. Dibatterà sul ddl relativo alla geografia giudiziaria, sul ddl per l’elezione componenti del Csm, sul ddl relativo alla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci, sul ddl sulla delinquenza minorile, sul ddl sul legittimo impedimento del difensore e sul ddl sulle spese della giustizia per il recupero dei crediti professionali.
La Esteri e Difesa ascolterà i rappresentanti dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) nell’ambito dell’affare assegnato sulla centralità del Mediterraneo nelle priorità politiche, economiche, sociali e di sicurezza dell’Italia nel quadro dell’appartenenza all’Unione europea e alla NATO, e dibatterà sul protocollo di Convenzione sull’inquinamento atmosferico. La Politiche dell’Ue proseguirà l’esame del decreto salva infrazioni e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Bilancio si confronterà sul Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2022 e le disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2023. La Finanze esaminerà la delega fiscale approvata la settimana scorsa dalla Camera.
La Cultura svolgerà delle audizioni sul disegno di legge per la promozione dei cammini come itinerari culturali, audirà i rappresentanti della Fondazione ISMU e di WeWorld Onlus nell’ambito dell’indagine conoscitiva su povertà educativa, abbandono e dispersione scolastica, dibatterà sul ddl per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi Giochi della gioventù e sul ddl per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe. L’Ambiente e Lavori Pubblici dibatterà sul decreto per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico.
La Industria e Agricoltura svolgerà delle audizioni sul contrasto al bracconaggio ittico, alcune sull’Atto Ue relativo all’approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche; esaminerà il ddl per la revisione del sistema d’incentivi alle imprese e il ddl sulla produzione e vendita del pane. La Affari Sociali e Lavoro svolgerà delle audizioni e si confronterà sui ddl per la diagnosi e prevenzione diabete tipo 1 e celiachia e il ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, esaminerà il ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sull’emergenza da SARS-CoV-2, il ddl per la tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative e lo schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza per l’anno 2023.
https://www.key4biz.it/la-giornata-parlamentare-del-18-luglio-la-ratifica-dellintesa-tra-ue-e-tunisia-non-e-affatto-scontata-cabina-di-regia-sul-pnrr/454006/