La Giornata Parlamentare del 18 maggio 2023: il Governo si mobilita per l’emergenza in Emilia Romagna, nel Terzo Polo ipotesi gruppi separati

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La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

L’Emilia-Romagna è stata flagellata dal maltempo e le istituzioni si attivano a tutti i livelli. Martedì 23, alle 11.00, si terrà il Consiglio dei ministri per i provvedimenti più urgenti: il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci porterà sul tavolo la proposta di ulteriori 20 milioni di euro, in aggiunta ai 10 già deliberati il 4 maggio, per gli interventi più urgenti e chiederà l’estensione dello stato di emergenza anche alla provincia di Rimini, che andrà ad aggiungersi a quelle di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio proporrà invece il rinvio delle udienze civili e penali e la sospensione dei termini per gli adempimenti contrattuali e di tutti gli atti aventi forza esecutiva. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tra i primi a sentire il governatore Stefano Bonaccini per esprimere il cordoglio per le vittime e la vicinanza e solidarietà alle comunità colpite dalla drammatica emergenza maltempo. Diretta a Hiroshima per il G7, Giorgia Meloni segue costantemente l’evoluzione dell’emergenza e, durante uno scalo tecnico ad Anchorage, in Alaska, fa il punto in videoconferenza con il Comitato operativo della Protezione Civile, il ministro Nello Musumeci, Bonaccini e il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. È nel corso del collegamento che la premier dà la disponibilità immediata a convocare un Cdm per approvare ulteriori misure emergenziali. 

“Sulle risorse faremo tutto quello che c’è da fare per aiutare la popolazione”, assicura. Poi, ammette, c’è “il tema di messa in sicurezza del territorio”, che dovrà essere affrontato, ad ogni modo, scandisce, “Il governo c’è, è una di quelle situazioni nelle quali tutti i livelli istituzionali bisogna che lavorino al massimo delle loro possibilità”. Gaffe per il vicepremier Matteo Salvini, che ha twittato un pensiero “per i cittadini che lottano con acqua e fango” collegandolo con i risultati deludenti del suo Milan nell’euroderby. Uno scivolone al quale rimedia cancellando il post. Sente poi Bonaccini, con il viceministro Galeazzo Bignami, per il dossier infrastrutture. I danni sono “enormi”, conferma il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto che garantisce uno “strettissimo raccordo” dell’esecutivo con la Regione e le realtà colpite. Sul posto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che sorvola, con i vertici dei Vigili del fuoco, i centri e le campagne allagati. Vicinanza e solidarietà arrivano da tutto l’esecutivo.

Mattarella: “L’omofobia insopportabile piaga sociale”

“Un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona” contro cui “deve venire una risposta di condanna unanime”. Non lasciano spazio a dubbi le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Il Senato ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il Governo a “sostenere nelle competenti sedi istituzionali europee e internazionali un’ampia coalizione di Stati per promuovere la depenalizzazione universale delle condotte relative a rapporti consensuali tra persone adulte dello stesso sesso e a garanzia del rispetto dei diritti umani universali”. Il Capo dello Stato ha richiamato le istituzioni a una risposta unanime: “È compito delle istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che educhino al rispetto della diversità e dell’altro, all’inclusione. Gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e la nostra Costituzione”. 

La premier Giorgia Meloni, che ha ribadito l’impegno del Governo “contro ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza”, ha sottolineato: “Non possiamo voltarci dall’altra parte”. Sulla stessa scia il presidente del Senato Ignazio La Russa: “I diritti non si calpestano”, ha detto. In Senato la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha ricordato che “oggi è importante ovunque la libertà sessuale delle persone, di ogni persona adulta e consenziente, qualsiasi sia la sua inclinazione, qualsiasi sia il suo orientamento, qualsiasi sia la persona che decide di amare. Questa libertà dobbiamo non solo tenercela stretta, ma ogni giorno difenderla”. Intanto in Commissione Giustizia della Camera sono stati presentati 20 emendamenti alla proposta di legge sulla maternità surrogata che ha come prima firmataria Carolina Varchi (FdI) e sono stati dichiarati tutti ammissibili. Il Pd ha depositato 2 proposte di modifica: una per chiedere l’abrogazione della norma che prevede l’istituzione del reato universale, l’altro per consentire sempre ai Sindaci la trascrizione dell’atto.

Nel Terzo Polo sarà resa dei contri tra Calenda e Renzi; ipotesi gruppi separati

Sabato potrebbe essere il giorno della resa dei conti, con Matteo Renzi e Carlo Calenda a discutere faccia a faccia del futuro della loro esperienza politica insieme. Dopo la rottura del progetto del partito unico tra Azione e Italia Viva, la speranza di un possibile riavvicinamento tra i due era rimasta appesa al filo dei gruppi parlamentari ma anche questo esile appiglio potrebbe essere reciso. Nell’assemblea dei senatori, che si terrà sabato, i due leader discuteranno proprio della tenuta dei gruppi parlamentari, la cui unità è più che mai a rischio. A convocare la riunione la capogruppo Raffaella Paita; per la Senatrice “Se si dicono certe cose di Renzi in tv e se si afferma di voler andare divisi alle Europee, c’è un problema politico e io voglio affrontarlo a viso aperto”. Paita chiede un chiarimento dopo l’ultima dichiarazione di Carlo Calenda, che in una trasmissione televisiva ha chiuso le porte a qualsiasi percorso condiviso: “Ho già dato”, ha detto il leader di Azione, “Mentre io stavo in giro per le Amministrative Renzi è andato da una parlamentare di Azione e l’ha convinta a passare con lui. Uno che fa una cosa del genere poi ti chiede di andare insieme alle Europee?”. L’irritazione di Calenda è dovuta al recente passaggio di Naike Gruppioni a Italia Viva e chi era presente alla direzione di Azione di martedì racconta di una linea ben consolidata: “Mai più con Renzi”. Diversi parlamentari di Azione hanno chiesto alla capogruppo al Senato di posticipare la riunione, ma senza risultato. 

Martedì 23, invece, si terrà l’assemblea a Palazzo Montecitorio, convocata in presenza dal capogruppo Matteo Richetti dopo la richiesta avanzata dal deputato di Iv Mauro Del Barba. Anche qui, c’è una richiesta ufficiale di chiarimenti ma sul tavolo ci sarà l’eventuale scioglimento del gruppo. Del resto, la stessa Paita aveva già avvisato: “Se le distanze fra Italia Viva e Azione sono abissali ne prenderemo atto nelle sedi istituzionali”, un avvertimento che anche nelle fila di Italia Viva non mette tutti d’accordo. “Rompere i gruppi unitari sarebbe un tragico errore, e di errori ne abbiamo già fatti abbastanza”, scrive il deputato Luigi Marattin, una posizione che trova qualche favore da una parte e dall’altra. Le cosiddette “colombe” nelle assemblee faranno l’ultimo tentativo di ricucitura per evitare il “disastro totale”; per i “falchi”, il giudizio è più netto: la scissione in Parlamento è ormai inevitabile. Per molti “alla fine andrà così”, un’eventualità che sarebbe svantaggiosa a Palazzo Madama soprattutto per i senatori di Azione, che non hanno i numeri per formare un nuovo gruppo e sarebbero costretti a confluire nel Misto. Italia Viva, invece, dopo l’arrivo di Enrico Borghi dal Pd, la soglia l’ha raggiunta. Alla Camera, invece, le deroghe dovrebbero consentire a entrambe le parti di costituire un nuovo gruppo.

Alla Camera

Dopo che ieri il Governo ha posto la fiducia, l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi oggi alle 13.00 per le dichiarazioni di voto e voto di fiducia sul decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Lavoro, esaminerà il decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche. Dibatterà poi sulle pdl per l’esercizio del diritto di voto in un Comune diverso da quello di residenza in caso d’impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle pdl relative all’abuso d’ufficio e al traffico d’influenze illecite. Alle 13.00 la Esteri, con la Difesa e la rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del Ministro della Difesa Guido Crosetto nell’ambito dell’esame congiunto della deliberazione del Cdm sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2023, alla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2023.

La Finanze proseguirà il ciclo di audizioni sulla delega al Governo per la riforma fiscale. Con la rispettiva del Senato, ascolterà il professor Beniamino Quintieri nell’ambito dell’esame della proposta di nomina a Presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto per il credito sportivo. La Cultura, con la Lavoro, riprenderà il confronto sulla risoluzione sui lavoratori dello spettacolo. La Ambiente, assieme alla Attività Produttive, svolgerà delle audizioni, sulla normativa Ue sugli imballaggi e i rifiuti d’imballaggio. La Trasporti svolgerà delle audizioni sulla Legge quadro in materia di interporti e alcune sulle proposte di legge in materia di sicurezza stradale dei ciclisti e di limiti di velocità. La Affari Sociali dibatterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 ed esaminerà la pdl sulla definizione di un programma diagnostico per l’individuazione nella popolazione pediatrica del diabete di tipo 1 e della celiachia. La Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sull’Atto Ue sulla politica di ciberdifesa dell’UE.

Al Senato

Dopo che ieri ha approvato definitivamente il ddl sulla procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza e in prima lettura il ddl per l’inserimento in Costituzione dell’attività sportiva, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10 .00 per la discussione delle interrogazioni e alle 15.00 per le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia dibatterà sul ddl per l’elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, sul ddl per il danneggiamento di beni culturali e artistici, sul ddl relativo alla geografia giudiziaria, e sul ddl relativi alla diffamazione a mezzo stampa. Infine, svolgerà alcune audizioni sul ddl relativo alla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci. La Esteri e Difesa svolgerà l’esame congiunto della deliberazione del Cdm sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2023, alla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2022, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2023. La Politiche dell’Ue esaminerà le risoluzioni sulla nuova sede a Milano del Tribunale unificato europeo dei brevetti e proseguirà il confronto sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Finanze esaminerà la proposta di nomina del professor Beniamino Quintieri a Presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto per il credito sportivo. La Affari Sociali e Lavoro svolgerà delle audizioni sul decreto per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

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