La Giornata Parlamentare. Meloni rilancia sugli interessi comuni tra Ue e Usa e sulla Pace in Ucraina

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Meloni rilancia sugli interessi comuni tra Ue e Usa e sulla Pace in Ucraina

Una pace che preveda garanzie di sicurezza per l’Ucraina in modo che non possa tornare la guerra: è questo, ribadisce Giorgia Meloni all’indomani del vertice di Londra, l’obiettivo che alla fine “tutti condividono”. “I toni danno l’impressione che le posizioni siano molto distanti, ma in realtà non lo sono”, assicura la presidente del Consiglio, impegnata in un delicato esercizio di equilibrio tra le posizioni di Donald Trump e le mosse dell’Europa. La premier ammette però che “la questione centrale” è come si fa a costruire una “pace stabile, duratura, io direi definitiva”. Una pace del genere, evidenzia peraltro, “serve a tutti: all’Ucraina, ai paesi europei, particolarmente a quelli che si sentono minacciati giustamente dalla Russia” e, aggiunge, “serve a Trump che è un leader forte e che chiaramente non può permettersi di siglare un accordo che qualcuno domani potrebbe violare”. 

In attesa di programmare un nuovo viaggio a Washington (il bilaterale alla Casa Bianca non è ancora fissato in agenda ma potrebbe tenersi a fine mese o ai primi di aprile), Meloni torna a sottolineare che è “nell’interesse nazionale italiano evitare qualsiasi possibile frattura all’interno dell’Occidente perché ci renderebbero solamente tutti quanti più deboli”, rilancia la sua proposta di “incontro per parlarsi in modo franco di come si vuole affrontare le grandi sfide che Europa, Stati Uniti e l’Occidente hanno di fronte”, mentre respinge nuovamente la proposta franco-britannica d’invio di soldati europei in Ucraina: “L’Italia ha espresso le sue perplessità, secondo me è molto complessa nella realizzazione, non sono convinta dell’efficacia, è la ragione per la quale, come si sa, abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani”. Dopo aver confessato che lo scontro in mondovisione tra Trump Zelensky alla Casa Bianca “non ha aiutato” perché “non sono dibattiti che normalmente si fanno davanti alle telecamere”, Meloni affronta l’altro dossier, assieme a quello relativo a Kiev, che preoccupa le cancellerie europee, ovvero i dazi

“Il nostro interesse è completamente opposto a quello che sta dichiarando Trump, poi vedremo che cosa accadrà nei fatti. Anche se io sono convinta che in realtà quello che può produrre l’avvio di dazi, con una risposta europea, cioè una guerra commerciale, non convenga in realtà a nessuno, non conviene neanche agli Stati Uniti, però su questo ci possono essere punti di vista differenti”. La premier si dice fiduciosa e afferma che il nodo si può “risolvere in modo positivo, con degli accordi piuttosto che avviando un’escalation. È uno dei temi che affronterò, che in parte ho già affrontato con il presidente degli Stati Uniti”, in quella logica di ponte tra Usa e Ue che Meloni cerca da prima del ritorno di Trump alla Casa Bianca. Intanto, a proposito di pace, Matteo Salvini ha lanciato per sabato e domenica un weekend di mobilitazione della Lega “in mille piazze in tutta Italia” per la pace in Ucraina e la “pace fiscale in Italia”. Giovedì, intanto, Meloni volerà a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo straordinario

Sulle auto l’Ue va verso la neutralità tecnologica e la flessibilità sulle multe Co2

Un’alleanza per dare una spinta nel software e nell’hardware per la guida autonoma, flessibilità sugli standard di Co2 per affrontare il tema delle multe del 2025, il principio della neutralità tecnologica nella revisione del target del 2035 e la valutazione del supporto diretto per i produttori di batterie dell’Ue. Sono le anticipazioni date dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen all’uscita dal secondo incontro del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica, sul Piano d’azione per il settore che il commissario Ue Apostolos Tzitzikostas, presenterà più nel dettaglio domani. Annunci letti con favore a Roma: “Salvata l’industria auto europea, la Commissione dà ragione all’Italia”, sintetizza il Ministro alle Imprese e al Made in Italy Adolfo Urso, “Eliminata la tagliola delle multe che avrebbe determinato il collasso del settore. Ora avanti con la piena neutralità̀ tecnologica, l’autonomia strategica nella produzione di batterie e un piano incentivi europeo”, aggiunge. E il vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini commenta: “Multe evitate, ci hanno ascoltato con grave ritardo. Adesso occorre azzerare la follia della messa al bando dei motori benzina e diesel dal 2035”. 

Sul fronte dell’innovazione “abbiamo concordato che abbiamo bisogno di una grande spinta nel software e nell’hardware per la guida autonoma” e “che creeremo e sosterremo un’alleanza di settore”, precisa Ursula von der Leyen. “Le aziende saranno in grado di mettere in comune le risorse. Svilupperanno software, chip e tecnologia di guida autonoma condivisi. Da parte nostra, perfezioneremo le regole di test e distribuzione”. Rispetto alla transizione, poi, “c’è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di Co2” e per affrontare “in modo equilibrato” il tema degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di inadempienza “questo mese proporrò un emendamento mirato”, che Parlamento e Consiglio dovranno approvare, “al regolamento sugli standard di Co2” che al posto “della conformità annuale” introdurrà un tempo di tre anni per le aziende. “Allo stesso tempo, ci prepareremo ad accelerare i lavori sulla revisione del 2035, con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale”. Infine, sulla competitività, “esploreremo il supporto diretto per i produttori di batterie dell’Ue”. 

Beppe Sala rilancia il dibattito sul centro e spinge sul federatore

Giuseppe Sala riaccende il dibattito sul centro, che va a braccetto con quello sul federatore. “Una nuova forza moderata deve nascere, non ho dubbi”, ha detto il sindaco di Milano al Foglio, sottolineando poi un dettaglio temporale che ha lasciato intendere una sua disponibilità a interpretare un ruolo da collante: “Il mio mandato da sindaco finirà a maggio 2027, le politiche saranno sostanzialmente contemporanee: i tempi possono combaciare”. Il perimetro di partenza è quello classico: “Mettendo insieme AzioneIvPiù Europa si arriva all’8% – ha spiegato – il tema è dare una dimensione unitaria a queste realtà”. Di primo impatto, le risposte non sono state d’entusiasmo. Azione ha detto “No” a un’alleanza con Iv, Italia Viva non ha stappato champagne all’ipotesi Sala: “La riproposizione dell’alleanza del vecchio terzo polo, ha detto il deputato di Azione Ettore Rosato, si scontra con la scelta che Iv ha fatto di entrare nel campo largo e dalla scelta di Azione di non entrarci”. 

Per il vicepresidente del partito di Renzi Enrico Borghi “le leadership nascono dai processi e dalle politiche, non dalle alchimie nei laboratori”, quindi “prima serve la politica, poi si definiscono i contenitori e solo successivamente le leadership”. Il dibattito è comunque più ampio di quello sul federatore del centro e sconfina, spesso confondendosi, in quello sul federatore del centrosinistra. A vario titolo, fra i nomi che sono circolati ci sono quelli di Sala, dell’ex premier Paolo Gentiloni e dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, oltre, ovviamente, a quello della segretaria del maggior partito di opposizione Elly Schlein. Su questa opzione Sala ha frenato: “Non ci sono automatismi. Bisogna avere il coraggio di uscire dagli schemi. Emergerà una figura diversa? Vedremo”. Se quel “vedremo” comprende anche Sala, il M5S dice già “no”. “Nell’area progressista di infiltrati nelle destre ce ne sono già abbastanza”, ha detto l’europarlamentare del M5S Gaetano Pedullà

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per lo svolgimento delle interrogazioni. Dalle 14.00 esaminerà il disegno di legge, già approvato dal Senato, per il conferimento della delega al Governo per la riforma organica e il riordino del sistema sanzionatorio e di tutte le procedure sanzionatorie, nonché ulteriori disposizioni in materia finanziaria, la pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche, le mozioni per il contrastare il rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese e la pdl di delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali terrà delle audizioni sul ddl per il riordino delle funzioni e dell’ordinamento della Polizia locale. Si confronterà sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell’Università e della ricerca e dell’organismo indipendente di valutazione della performance e sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sul regolamento di organizzazione del Ministero dell’Università e della ricerca. La Giustizia si confronterà sulla pdl in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso e dibatterà sul ddl per la tutela dei minori in affidamento. La Affari Esteri, assieme alla Difesa, si confronterà schemi di decreto interministeriale per la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento e sulla pdl sulle nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento. 

La Difesa, con la Finanze, dibatterà sulla risoluzione sui tributi dovuti per alloggi di servizio in uso al personale militare. La Cultura esaminerà la pdl di delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. La Ambiente proseguirà il ciclo di audizioni sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore e svolgerà delle audizioni sulle pdl per la gestione autonoma del servizio idrico integrato. Con la Attività Produttive terrà delle audizioni sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di de carbonizzazione; dibatterà sulla pdl sull’edilizia pubblica e sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. La Affari Sociali proseguirà il ciclo di audizioni sul riordino delle professioni sanitarie.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del decreto ex Ilva. A seguire esaminerà il ddl per l’interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia. Come di consueto giovedì alle 10.00 svolgerà le interrogazioni e alle 15.00 terrà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul ddl in materia di ordinamento giurisdizionale e di Corte disciplinare. Con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl sulla sicurezza pubblica. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl sulla responsabilità degli avvocati, sul ddl relativo al procedimento sommario per l’effettiva realizzazione del credito e alcune sul ddl sull’albo dei grafologi. Si confronterà sul ddl sui reati contro gli animali, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sui ddl per il processo telematico, sul ddl per l’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, sul ddl in materia di successioni, sul ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali e sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato. 

La Affari Esteri proseguirà le audizioni sugli Atti Ue relativi alla nuova strategia industriale europea per il settore della Difesa e sul programma per l’industria europea della Difesa (EDIP) e, con la Politiche dell’Ue, ascolterà l’Ambasciatore della Polonia Ryszard Schnepf sulle priorità della presidenza polacca del Consiglio UE nel primo semestre 2025. Si confronterà sul ddl per la revisione della disciplina del Corpo militare volontario e del Corpo infermiere volontarie Croce Rossa, sullo schema di decreto ministeriale d’individuazione, per l’anno 2025, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli Enti internazionalistici e sugli schemi di decreto interministeriale per la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento. Infine, dibatterà sui documenti relativi alle missioni internazionali per l’anno 2025. 

La Politiche dell’Ue dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanzes volgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’ente della riscossione. La Cultura esaminerà lo schema di DPR sull’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell’università e della ricerca e dell’organismo indipendente di valutazione della performance. La Ambiente esaminerà il ddl sulla legge quadro in materia di interporti, il ddl sulla legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità e il ddl sulle norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti. 

La Industria dibatterà sul decreto ex Ilva e sull’Atto Ue per il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. La Affari Sociali e la Lavoro esamineranno il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sul salario minimo, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo di persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.

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