Le polizie europee sono riuscite a scardinare il sistema di “comunicazioni sicure”. I messaggi intercettati hanno portato a decine di arresti e sequestri.
Una clamorosa operazione di hacking ha permesso alle forze di polizia di Francia, Olanda e Regno Unito di smantellare un numero impressionante di organizzazioni criminali. L’azione, gestita dall’unità di cooperazione EuroJust, ha preso di mira un’azienda specializzata nella fornitura di telefoni “sicuri” molti utilizzati dalla malavita per proteggere le loro comunicazioni.
La società al centro della vicenda è Encrochat, impresa che opera alla luce del sole (almeno da un punto di vista formale) e fornisce “soluzioni di sicurezza end to end” orientate a “garantire l’anonimato”.
Come si legge nell’inchiesta pubblicata da Vice, i dispositivi messi a disposizione di Encrochat sono versioni “modificate” di normali terminali Android, sui quali vengono eseguiti interventi fisici per impedire il funzionamento di GPS e fotocamera.
Gli smartphone, inoltre, permettono di utilizzare due sistemi operativi che “convivono” sul dispositivo e che l’utilizzatore può selezionare a suo piacimento. La logica è quella di poter utilizzare un sistema che non genera alcun sospetto agli occhi di un eventuale osservatore e poter accedere a quello “blindato” solo quando serve.
I telefoni integrano anche un sistema di emergenza che consente al proprietario di cancellarne tutto il contenuto semplicemente inserendo un PIN specifico.
Encrochat, però, non si limita a fornire i dispositivi: fornisce anche il software di crittografia che permette di codificare le chiamate e i messaggi, gestendo anche il server centralizzato che ne consente lo scambio. Il costo del servizio che comprende l’u
Il sistema avrebbe consentito ai criminali di gestire i loro traffici con la massima tranquillità, senza doversi preoccupare del rischio di eventuali intercettazioni.
L’operazione di EuroJust, però, ha fatto saltare il sistema. Anche se non vengono forniti dettagli sulle modalità utilizzate, gli agenti sono infatti riusciti a violare le protezioni e accedere a tutti i messaggi e le conversazioni trasmessi sul circuito Encrochat.
A partire dallo scorso aprile, il gruppo di investigatori ha potuto analizzare milioni di comunicazioni, scoprendo che i criminali utilizzavano il sistema di messaggistica e di telefonia senza adottare alcuna ulteriore precauzione, fornendo dettagli su crimini violenti, pianificazioni di omicidi e attività connesse al traffico di droga all’ingrosso.
I risultati sono riassunti nel comunicato stampa ufficiale di EuroJust: nella sola Olanda, l’operazione avrebbe portato all’arresto di 60 sospetti, il sequestro di ingenti quantità di droga (10 tonnellate di cocaina; 70 chili di eroina; 12 tonnellate di cannabis e 1,5 tonnellate di metanfetamina) e lo smantellamento di 19 laboratori per la sintesi di droghe.
I sequestri avrebbero interessato anche armi automatiche, 25 veicoli utilizzati per il contrabbando di droga e circa 20 milioni di euro in contanti.
Le operazioni della polizia europea hanno però allertato gli operatori, che l scorso 13 giugno hanno realizzato cheil servizio era ormai compromesso e hanno interrotto ogni attività.
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