La Poste Mobile in vendita in Francia. Futuro degli operatori virtuali in forse?

  ICT, Rassegna Stampa
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Gli operatori alternativi di telefonia mobile, i cosiddetti Mvno, che affittano la rete dei colossi del settore per proporre le loro offerte, vedono oggi il loro numero drasticamente ridotto e solo quelli più specializzati riescono a sopravvivere. Si parla del mercato francese e l’allarme arriva dagli analisti intervistati dall’AFP.

Il mercato transalpino è scosso perché è stato appena messo in vendita uno dei loro protagonisti, ovvero La Poste Mobile, numero cinque del mercato francese con 2,3 milioni di clienti, dietro Orange, SFR, Bouygues Telecom e Free Mobile (gruppo Iliad).

Poste Mobile quote in vendita

Il gruppo La Poste ha annunciato a metà gennaio di aver avviato “una riflessione sull’evoluzione del capitale” di questa filiale lanciata nel 2011 e che detiene al 51% con SFR, co-azionista (49%) che gli fornisce la sua rete.

Ogni tipo di operazione dovrà essere avallata da SFR, che detiene un diritto di prelazione se volesse acquisire il resto delle quote.

Spuntati sul mercato nel 2004, gli operatori virtuali in Francia hanno registrato una forte crescita fra il 2000 e il 2010. Nel mercato del mobile sono entrati dei media (M6 o NRJ) ma anche delle banche (CIC Mobile, Crédit Mutuel Mobile), la grande distribuzione (Auchan, Leclerc) e grandi distributori con la Fnac. Fra le innovazioni legate agli Mvno in Francia la possibilità dia cquisire una sim senza telefono e tariffe più dinamiche e trasparenti.

Mercato maturo

Ma oggi il mercato è molto maturo e tutti hanno un telefono. I nuovi clienti sono rari e la concorrenza di Free Mobile, sul mercato dal 2012, si è fatta sentire.

In mercato del mobile ha perso il 40% del suo valore. E così, pur rappresentando ancora il 7,3% del mercato (5,9 milioni di carte Sim), con una trentina di piccoli operatori, la metà delle Sim appartengono a SFR e Bouygues Telecom.

Euro Information Telecom (EIT), la filiale del gruppo bancario CIC-Crédit Mutuel specializzato nella telefonia mobile con cinque marchi (NRJ Mobile, Auchan Télécom, Cdiscount Mobile, CIC Mobile e Crédit Mutuel Mobile), è stata acquisita nel 2020 da Bouygues Telecom.

Sopravvive solo chi ha un settore di competenza molto forte, sottolineano gli esperti intervistati dall’AFP.

Lycamobile e Lebara, ad esempio, sono specializzate nelle chiamate verso il Maghreb, l’Asia o l’America Latina; Bazile si rivolge agli anziani, Transatel ai residenti nelle zone di frontiera con Belgio e Svizzera.

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