La Banca di Russia ha aumentato il suo tasso d’interesse di riferimento di 200 pb al 18% nella sua decisione di luglio 2024, in linea con i segnali della riunione di giugno e con le aspettative dei mercati finanziari, e ha dichiarato di prendere in considerazione ulteriori aumenti dei tassi qualora fossero necessari per controllare l’inflazione.
Il rialzo ha segnato la ripresa del ciclo di inasprimento della banca centrale, dopo aver mantenuto il tasso terminale precedente del 16% dal dicembre 2023. La CBR ha notato che la domanda interna continua a superare la limitata capacità di offerta che l’economia russa è in grado di offrire, innescando pressioni inflazionistiche aggressive e giustificando un aumento dei costi di prestito.
Oltre alla pressione sulla capacità di offerta dovuta alle sanzioni occidentali, la CBR ha anche notato che la carenza di manodopera continua a crescere tra le conseguenze della mobilitazione militare del Presidente Putin e la conseguente diaspora di uomini in età lavorativa. La banca centrale prevede ora che l’inflazione terminerà il 2024 nella fascia del 6,5%-7%, prima di scendere verso la fascia del 4% nell’ultima parte del 2025.
Quindi la Russia ha un problema d’inflazione legata ad un eccesso di domanda rispetto all’offerta perché, alla fine, i russi stanno molto meglio di quello che si pensava , consumano, e quindi tendono a far alzare l’inflazione.
L’autorità di regolamentazione ha riferito che l’inflazione core nel secondo trimestre del 2024 è aumentata a una media del 9,2% annualizzato. Anche il tasso annuo è aumentato: a giugno è passato dall’8,6% al 9,0%, secondo le stime del 22 luglio.
Le previsioni a medio termine della Banca Centrale presuppongono che l’inflazione media annua nel 2025 sarà del 4,2–5,8%, mentre nel 2026 e nel 2027 scenderà al 4%. Un commento sulle previsioni sarà pubblicato il 7 agosto.
La banca centrale quindi deve raffreddare l’economia, e lo fa nel modo più semplice possibile, cioè rialzando i tassi. Questo avrà anche un altro effetto: il Rublo diventerà più attraente e tenderà a rafforzarsi, rendendo le importazioni più convenienti.
Sappiamo che ci sono le sanzioni, ma, nello stesso tempo, im confini non sono una muraglia di ferro, ma una sorta di setaccio, con tanti buchi attraverso cui i prodotti possono passare. Il rublo più forte attrarrà più importazioni, anche “grigie”, e questo sioddisferà maggiormente i consumi, sempre notevoli, dei russi. ù
Perché, come scriveremo in seguito, i russi stanno molto meglio di quanto si pensi.
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