Le 10 invenzioni giapponesi che hanno cambiato il mondo

  ICT, Rassegna Stampa
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Treno ad alta velocità

Il Giappone è stato il primo Paese a costruire delle linee ferroviarie interamente dedicate all’alta velocità. Prima di questa innovazione, il treno espresso che collegava Tokyo e Osaka, le due maggiori città del Giappone, impiegava 6 ore e 40 minuti per percorrere la distanza. Con una velocità massima di 210 km/h, il primo bullet train (treno proiettile) al mondo, entrato in servizio nel 1964, ha ridotto il tempo di percorrenza a sole 4 ore.

Oggi, grazie ad ulteriori sviluppi tecnologici, il viaggio dura poco più di 2 ore, e presto si ridurrà ulteriormente a circa un’ora. Questo straordinario risultato ha cambiato lo stile di vita dei giapponesi, facendo divenire rapidamente il treno il mezzo più usato dagli uomini d’affari per gli spostamenti di lavoro.

Calcolatrice tascabile

I primi calcolatori portatili sono apparsi in Giappone nel 1970 e sono stati presto commercializzati in tutto il mondo. Il primo calcolatore elettronico effettivamente tascabile, realizzato dalla Busicom, è stato anche il primo ad utilizzare un display a LED, il primo ad impiegare un singolo circuito integrato e il primo ad essere alimentato con batterie sostituibili.

Walkman

Nel 1979, la Sony lanciava il primo lettore di musicassette portatile, il Walkman: per la prima volta le persone potevano, attraverso l’utilizzo di cuffie, ascoltare i loro brani musicali preferiti mentre erano in movimento. Prima di questa invenzione, l’unico modo per poter ascoltare la musica mentre si era in giro era quello di adoperare una radio portatile.

Luce a LED blu

Nel 2014 è stato assegnato il premio Nobel per la fisica a Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura per le loro ricerche sul LED a luce blu, risalenti ai primi anni ‘90, le quali hanno reso possibile l’attuale rivoluzione dell’illuminazione a Led: dalle televisioni ai monitor a schermo piatto, dai display dei nostri smartphone alle luci a risparmio energetico.

Robot androide

Anche se il primo progetto documentato di un androide è firmato da Leonardo da Vinci e risale al 1495 circa, con disegni dettagliati per la costruzione di un cavaliere meccanico, il primo robot androide è stato sviluppato nel 1970 dall’Università di Waseda, in Giappone, e si chiamava WABOT-1. Era in grado di comunicare con una persona in giapponese e di misurare distanze e direzioni usando i suoi occhi, le sue orecchie e la sua bocca artificiale. Era anche capace di camminare e di afferrare e trasportare oggetti. 

Nel 2003, i ricercatori dell’Intelligent Robotics Lab dell’Università di Osaka hanno svelato il DER 01, il primo robot parlante, dall’aspetto umano e addirittura respirante. A dirigere il laboratorio di intelligenza artificiale di questa prestigiosa università è Hiroshi Ishiguro, noto per aver realizzato un clone di sé stesso, un androide con pelle in silicone e muscoli artificiali esattamente uguale a lui.

Microcomputer

Il predecessore del moderno computer è stato creato nel 1972 dall’impresa nipponica Sord Computer Corporation, oggi divenuta Toshiba Personal Computer System Corporation. Il modello si chiamava SMP80/08, esempio di primo microcomputer.

Macchina per elettrocardiogramma portatile

Nel 1937, il giapponese Taro Takemi ha ideato la prima macchina elettrocardiografica portatile. Prima di questa invenzione, l’elettrocardiografo era un voluminoso apparecchio di laboratorio, sconosciuto ai più e non sempre utilizzato per la diagnosi. Oggi, invece, è uno degli strumenti medici più importanti al mondo.

Compact disc

La progettazione del compact disc (CD) nella sua configurazione definitiva risale al 1979, grazie ad una collaborazione della Philips con l’azienda giapponese Sony, la quale già da diversi anni stava sperimentando la tecnologia per un disco ottico digitale. Sony ha anche commercializzato, nel 1982, il primo lettore di CD al mondo e, due anni dopo, il primo lettore CD portatile.

DVD e Blu-Ray

Naturale estensione del compact disc, anche il DVD è il risultato del lavoro unificato di più aziende, tra le quali la Philips, la Toshiba e la Sony. Quest’ultima ha ideato anche il formato Blu-Ray, divenuto popolare anche grazie all’introduzione nella PlayStation 3, lanciata nel 2006, di un lettore capace di leggere tale supporto.

Automobile ibrida

Molti produttori di automobili avevano provato, per decenni, a sfruttare in sinergia due fonti di energia, la propulsione elettrica e la combustione interna, per alimentare le automobili, ma senza successo. Nel 1997 Toyota è stata la prima a vincere la sfida con il lancio della Prius, la prima automobile ibrida per il mercato di massa che, con prestazioni paragonabili a quelle delle altre automobili a benzina dell’epoca, riusciva a dimezzare le emissioni di CO2.

Altre invenzioni

Ma il Giappone ha dato i suoi natali anche a moltissime altre innovazioni: dalla telecamera portatile, prodotta nel 1983 dalla Sony, al primo cellulare con videocamera integrata, il VisualPhone, lanciato nel 1999 dalla Kyocera Corporation; anche la prima batteria agli ioni di litio e la prima memoria flash sono invenzioni giapponesi, così come le emoticon che oggi utilizziamo nei messaggi per esprimere stati d’animo, il codice QR e perfino la prima stampante 3D.

Non solo tecnologia

Ben prima dell’incredibile sviluppo tecnologico, il Paese del Sol levante potrebbe aver dato origine a qualcosa di molto più imperituro. Considerato uno dei capolavori della letteratura giapponese e internazionale di tutti i tempi, il Genji monogatari, opera letteraria scritta dalla nobildonna giapponese Murasaki Shikibu intorno all’anno 1000, viene definito come “il primo romanzo al mondo”. Strutturato in 54 capitoli, narra la vita di Genji, uno dei figli dell’Imperatore del Giappone, e dei suoi eredi Karou e Niou.

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