Le aziende sono disposte a pagare di più per assumere persone con le giuste competenze in AI

  ICT, Rassegna Stampa
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Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..

Secondo un nuovo rapporto del Fiverr’s UK Future Workforce Index 2024, l’83% delle aziende nel Regno Unito è disposto a pagare salari più elevati per i candidati con competenze in AI, con un incremento medio del 45%.

La domanda di competenze in AI è cresciuta, con le aziende che preferiscono lavoratori freelance e autonomi piuttosto che assunzioni a tempo pieno, che ora costituiscono solo il 55% della forza lavoro media nelle aziende britanniche, in calo del 5% rispetto all’anno precedente. Le competenze in creazione di contenuti AI e ChatGPT rimangono molto richieste, ma c’è un crescente interesse per conoscenze più specifiche, come la costruzione di chatbot AI.

Le aziende trovano difficoltà ad assumere personale adeguato, con il 48% dei decisori aziendali che cita la scarsità di talenti qualificati come principale ostacolo. I lavoratori, inoltre, richiedono maggiore flessibilità e settimane lavorative più brevi, dopo aver sperimentato il lavoro remoto durante la pandemia. Bukki Adedapo di Fiverr sottolinea come sempre più aziende si rivolgano a ‘solopreneur’ altamente qualificati che stanno migliorando le proprie competenze rapidamente.

Nonostante la formazione attraverso apprendistati digitali sia efficace, due terzi delle aziende segnalano la necessità di incentivi finanziari migliori per colmare il divario di competenze. Lucy Ireland del BCS, The Chartered Institute for IT, evidenzia l’opportunità generazionale per il prossimo governo di prevenire carenze significative di competenze digitali e promuovere l’innovazione tecnologica.

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Sam Altman afferma che GPT-5 potrebbe essere un salto significativo in avanti, ma c’è ancora molto lavoro da fare

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato che, sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, si aspetta che GPT-5 rappresenti un ‘salto significativo in avanti’ rispetto a GPT-4. Durante un’intervista al Aspen Ideas Festival, Altman ha espresso ottimismo, pur riconoscendo le attuali limitazioni dei modelli AI, come errori di ragionamento e sbagli banali.

Ha paragonato lo sviluppo di GPT-5 all’evoluzione del primo iPhone, che nonostante i difetti iniziali, era già utile. Altman ha anche sottolineato l’importanza di migliorare gli algoritmi e i dati utilizzati. Nonostante in passato avesse affermato che l’era dei modelli giganti stava finendo, ora riconosce che i modelli continueranno a crescere grazie ai consistenti investimenti di OpenAI e Microsoft in potenza di calcolo. Inoltre, Altman crede che l’AI modificherà significativamente l’uso di Internet e i modelli economici tradizionali.

Ha elogiato l’approccio di OpenAI di stipulare accordi con editori preferiti per licenziare contenuti, considerandolo più trasparente rispetto a Google e Perplexity. Tuttavia, ha avvertito che se OpenAI diventasse troppo dominante, potrebbe danneggiare la diversità dei media.

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