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Il 27% delle persone di età superiore ai 16 anni che vivono nell’Unione Europea presenta qualche forma di disabilità. Considerando che l’Ue conta 448,4 milioni di abitanti, le persone disabili che vivono all’interno dei confini europei sono oltre 101 milioni, il 27%. Andando avanti con gli anni diventa sempre più probabile sviluppare forme più gravi ed è per questo motivo che la maggior parte dei disabili ha un’età avanzata e, vista la tendenza all’invecchiamento della popolazione europea, è altrettanto ovvio che il numero è destinato a crescere per lo meno in termini percentuali.
Tuttavia, è vero anche che esistono statistiche piuttosto eterogenee tra i paesi dell’Ue. In particolare tra quelli del Nord Europa, dove tendenzialmente varie forme di disabilità sono più diffuse tra la popolazione.
La Lituania è prima in Europa per persone con disabilità
Sono gli Stati dell’Europa settentrionale e centrale quelli con la popolazione maggiormente colpita da qualche forma di disabilità. In particolare, spicca il dato della Lettonia, dove i disabili sono il 38,5% della popolazione: si tratta del livello in assoluto più alto in Europa. Superiore a quello della Danimarca, del 36,1% e della Finlandia, del 33,9%. Spagna e Germania hanno una presenza di cittadini con disabilità di poco superiore alla media europea (entrambe circa al 30%), mentre in Francia è al di sotto (25,3%). Lo stesso vale per l’Italia: è il 22,7% degli italiani a convivere con una forma di disabilità, poco più di uno su cinque. Un livello più basso della media è comune ad altri Paesi dell’Europa Meridionale, come Grecia (22,2%), Cipro (19,2%) e Malta (15,1%). Il primato per la minor presenza di forme di disabilità in Europa spetta tuttavia alla Bulgaria, dove riguarda appena il 14,6% della popolazione.
L’8% degli europei disabili ha tra i 16 e i 19 anni
Come anticipato, forme più o meno gravi riguardano principalmente le persone di età avanzata: basti pensare alle difficoltà motorie che si incontrano andando in là con gli anni. Oltre la metà delle persone con disabilità in Europa, il 52,2%, ha infatti più di 65 anni. Tuttavia, non bisogna sottovalutare le forme di disabilità tra la popolazione più giovane: il 28,8% degli europei con disabilità ha meno di 34 anni. In particolare, l’8% ha tra 16 e 19 anni, il 9,5% ha tra 20 e 24 anni e l’11,3% è nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni.
Le donne sono più colpite degli uomini
Dopo le statistiche con le differenze tra aree del Continente e per età, vale la pena anche approfondire il discorso legato al genere. Sì, perché l’incidenza di forme di disabilità tra uomini e donne è piuttosto diversa: sono le donne a essere principalmente affette da qualche forma di disabilità: si tratta di una costante comune tra la popolazione di ogni singolo paese dell’Unione Europea. In media, la disabilità colpisce il 29,5% delle donne, contro il 24,4% degli uomini e la differenza è ancora più marcata in Italia dove ha qualche forma di disabilità il 25% delle donne, contro il 20,3% degli uomini.
Un disabile su tre è a rischio povertà o esclusione sociale
Convivere con una disabilità significa, in molti casi, dover fare i conti quotidianamente con ingiustizie e disparità di trattamento. Secondo un sondaggio dell’Eurobarometro, il 52% delle persone con disabilità si sente discriminato. Uno dei principali ostacoli riguarda il mondo del lavoro: circa un quinto delle persone disabili in Europa è disoccupato. L’esclusione dal mondo del lavoro, a livelli più alti rispetto alle persone senza disabilità, porta alla mancanza di autonomia finanziaria e un disabile su tre in Europa è a rischio povertà o esclusione sociale.
Solo il 29% dei disabili in Europa riesce a laurearsi
Le difficoltà iniziano già a scuola. Molti giovani studenti con disabilità frequentano istituti speciali e incontrano ostacoli nel prosieguo degli studi: solo il 29% delle persone con disabilità in Europa riesce a laurearsi, a differenza del 44% delle persone senza disabilità. Nel percorso di studi si incontrano principalmente problemi legati all’accessibilità, in edifici non adeguatamente attrezzati per i disabili. Ma anche mancanza di sostegno per affrontare le necessità specifiche.
Nel 2024 in Italia si terrà il primo G7 sulla disabilità
Ogni anno, il 3 dicembre, si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Nel 2006, la Convenzione ONU sui diritti dei disabili ha sottolineato l’esigenza di difendere, anche attraverso iniziative come la ricorrenza del 3 dicembre. Nel 2024 in Italia si terrà il primo G7 Inclusione e Disabilità, dal 14 al 16 ottobre in Umbria. Un evento in cu i ministri del G7 potranno condividere strategie per garantire la qualità della vita delle persone disabili nel rispetto dei principi di uguaglianza e della partecipazione alle attività politiche, sociali, economiche e culturali.
I dati si riferiscono al: 2022
Fonte: Consiglio Europeo, Eurostat
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