Messico batte Cina e diventa primo esportatore di beni negli USA

  ICT, Rassegna Stampa
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Per decenni la Cina non ha avuto rivali come esportatore leader di merci negli Stati Uniti, ma secondo i nuovi dati del Dipartimento del Commercio americano qualcosa è cambiato.

Lo scorso anno il Messico è diventato primo esportatore al mondo di beni negli Stati Uniti, per un valore di 475,6 miliardi di dollari, in crescita del 5% sul 2022.

Pechino ha visto un crollo delle sue esportazioni negli USA del 20% circa rispetto al 2022, per un valore complessivo di 427,2 miliardi di dollari.

In generale, si legge in un articolo pubblicato sul quotidiano New York Times, il deficit commerciale americano si è ridotto sensibilmente del 19% tra il 2023 ed il 2022, il più rilevante dal 2009, stabilizzandosi sui 773 miliardi di dollari.

Ad aver maggiormente contribuito a questa situazione è stato il dollaro debole, che ha abbassato il costo dei beni made in USA verso l’estero, e anche le misure adottate dall’ex Presidente americano, Donald Trump, che hanno sfavorito le importazioni negli Stati Uniti di beni prodotti in Cina.

Una tensione geopolitica crescente che da anni ha messo Washington contro Pechino, a vantaggio commerciale però di altre economie emergenti, come Brasile, Messico, Vietnam, Thailandia, anche se Trump non ha mancato di minacciare di dazi anche Città del Messico.

Altra probabile ragione dell’ascesa del Messico sta nei colli di bottiglia che hanno reso inaffidabile la catena di approvvigionamento di prodotti di elettronica di consumo fabbricati in Cina, soprattutto nel post-Pandemia.

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