La Commissione Europea ha inflitto una multa di 797,72 milioni di euro a Meta per pratiche commerciali sleali nel servizio marketplace, accusando il social media di favorire i propri annunci nel feed di Facebook rispetto a quelli di terzi e di sfruttare indebitamente i dati pubblicitari a proprio vantaggio.
Meta ha annunciato il ricorso, sostenendo che Marketplace risponde alla domanda dei consumatori e che la decisione dell’Antitrust non dimostra danni alla concorrenza.
Di fatto, questo provvedimento potrebbe essere il canto del cigno di Margrethe Vestager, la commissaria Ue alla Concorrenza uscente, la lady di ferro dell’antitrust europeo vista come il fumo negli occhi dalle Big Tech.
Vestager in un video su Instagram illustra in meno di un minuto la ratio della multa a Facebook, mostrando che il sistema di lock in degli utenti di Facebook indirizzati unilateralmente sul Marketplace (chi glielo ha chiesto se vogliono?) è un danno agli altri concorrenti (eBay ecc), che restano esclusi dalla possibilità che l’utente venga reindirizzato sul loro di marketplace. Una pratica scorretta vietata dalle norme antitrust Ue.
La Commissione di fatto ha dato ragione ai concorrenti, che avevano accusato Facebook di fare leva sulla sua posizione dominante per spingere i propri servizi gratuitamente agli utenti, sfruttando al contempo i dati raccolti dagli utenti e dalle aziende utilizzando la sua piattaforma.
La violazione
Il prodotto di punta di Meta è Facebook, che tra le altre cose offre anche un servizio di annunci online, chiamato “Facebook Marketplace”, dove gli utenti possono acquistare e vendere beni.
L’indagine della Commissione, avviata nel 2020, ha rilevato che Meta è dominante nel mercato dei social network, nonché nei mercati nazionali della pubblicità display online sui social media.
In particolare, la Commissione ha rilevato che Meta ha abusato delle sue posizioni dominanti in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”): Legando il suo servizio di annunci online Facebook Marketplace al suo social network personale Facebook.
Ciò significa che tutti gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso e vengono regolarmente esposti a Facebook Marketplace, che lo vogliano o no. La Commissione ha rilevato che i concorrenti di Facebook Marketplace potrebbero invece essere esclusi, poiché il legame conferisce a Facebook Marketplace un vantaggio distributivo sostanziale che i concorrenti non possono eguagliare.
Imposizione unilaterale di condizioni commerciali inique ad altri fornitori di servizi di annunci online classificati che pubblicizzano sulle piattaforme di Meta, in particolare sui suoi popolarissimi social network Facebook e Instagram. Ciò consente a Meta di utilizzare i dati relativi agli annunci generati da altri inserzionisti a esclusivo vantaggio di Facebook Marketplace.
Pressing anche negli Usa
Nel frattempo, negli Usa la Federal Trade Commission ha ottenuto l’autorizzazione per procedere con una causa contro Meta per mantenimento di monopolio tramite acquisizioni anti-competitive, come quelle di Instagram e WhatsApp.
La società si difende affermando che queste acquisizioni hanno beneficiato la concorrenza e i consumatori.
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