Milano – Com’è profondo il mare, un mare pieno di sardine. Sulle note di Dalla, ieri, domenica 1 Dicembre, si sono radunate in piazza Duomo 25 mila sardine milanesi per manifestare il rifiuto dell’odio che certa politica e certa parte della società vogliono fomentare nel paese.
Studenti, famiglie, nonni e nipoti, giovani, donne e uomini di ogni varietà hanno gridato insieme lo slogan “Milano non si lega”, sbandierando disegni, fogli e cartelloni a forma di sardina.
Sotto una pioggia incessante e un cielo grigio, i colori degli ombrelli e delle sardine di carta hanno animato la piazza affollatissima. Quasi 3 ore di festa e protesta pacifica e apolitica, vista la richiesta degli organizzatori di non portare bandiere e divisioni politiche.
Nato quasi per caso da tre amici e poi sui social a metà novembre, in risposta al corteo della Lega con Salvini a Bologna per le regionali, il movimento delle sardine ha voluto portare anche a Milano il contagio spontaneo per una svolta culturale a favore dell’accoglienza, della solidarietà, dei diritti e della giustizia sociale. Dopo aver conquistato già Bologna, Firenze, Padova, Torino e altre città italiane. La prossima sarà Roma, in data 14 dicembre.
La manifestazione
La grande musica dei cantautori suonata live, Dalla come Gaber e Modugno, e le canzoni popolari sono state il sottofondo partecipato agli interventi e agli slogan della piazza e degli esponenti delle sardine (https://youtu.be/l0m-rr8Nq7w). Un gruppo di ragazze e ragazzi ha gridato alla piazza i primi 12 articoli fondamentali della nostra Costituzione, sottolineandone i valori ancora oggi da affermare e difendere: l’uguaglianza, le minoranze, lo sviluppo della cultura, la libertà, la tolleranza, la salvaguardia dell’ambiente.
La piazza della gente comune ha risposto con applausi, canti della Resistenza e Bella Ciao, poi intonando Fratelli d’Italia, ma anche con gesti concreti: 10 quintali di cibo in scatola (ancora sardine) sono stati donati e raccolti nei carrelli dei volontari di Pane Quotidiano, che avevano chiesto un aiuto per l’altra gente comune, quella in difficoltà. Proprio per riprendersi quel diritto di guardare l’altro con un sorriso, con la solidarietà e non con la paura.
Le dichiarazioni
Ha aperto la manifestazione con la sua voce a ritmo di “Milano non si lega”, Ivano Cipollaro (https://youtu.be/85IENk_Fqhk), uno dei portavoce milanesi, che ha rilasciato parole importanti ai giornalisti presenti: «questa è una piazza per costruire, non è contro nessuno. Questo movimento ha portato in piazza un sacco di astenuti, chi non si riconosce più nella politica, tutti quelli che da anni si sentono da soli. Le sardine possono dirgli che non sono soli». Alla domanda sulla possibilità di costruire un partito delle sardine in futuro la risposta è stata netta: «credo proprio di no, siamo solo persone associate, gente comune, gente della porta accanto».
Mattia Santori, uno dei leader e fondatori delle sardine è intervenuto dal palco milanese. «In questo momento dobbiamo stare il più lontano possibile dalla politica e mantenere la nostra identità fluida e spontanea. Più avanti si potrà cercare il dialogo con chi le risposte le deve dare». Spiegando che con Matteo Salvini non sono possibili confronti di alcun tipo. «Perché le sardine sono mute, ma hanno memoria e pensiero: con la politica si deve dialogare, ma non con chi ha disintegrato il tessuto sociale», ha concluso il 32enne bolognese.
Saviano è salito a sorpresa sul palco, approvando la manifestazione: «Questa piazza non deve essere solo contro, e infatti si spende per la difesa dei diritti. Le sardine impediscono l’erosione della democrazia, sono un laboratorio, sono una marcia. Certo, c’è un pericolo imminente di deriva autoritaria, quindi certamente c’è la resistenza alla Lega, ma non è solo quello il riferimento». E ancora: «Questa piazza è bellissima perché non c’è nessuna volontà di dire vaffa, questa è l’Italia che ha voglia di incontrarsi e ragionare. E Salvini si sta preoccupando moltissimo, si sta mettendo a paura»
E proprio Salvini ha risposto sarcastico su facebook: «Le sardine in piazza mi aiutano. Spero che siano sempre di più e ovunque perché mi danno gioia, le ringrazio per quello che fanno».
Emanuele Forlivesi
http://ilkim.it/milano-non-si-lega/