MWC 2025: corsa all’AI, dazi e geopolitica accendono il Mobile World Congress di Barcellona

  ICT, Rassegna Stampa
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Apre oggi il Mobile World Congress di Barcellona, la fiera mondiale delle telecomunicazioni che quest’anno vedrà l’AI e i dazi americani al centro del dibattito. Le tensioni generate dalle politiche commerciali avanzate da Donald Trump accenderanno sicuramente il dibattito, che si preannuncia alquanto teso.

La grande kermesse del mercato globale degli smartphone e dei servizi connessi, al quale parteciperanno circa 100mila professionisti, apre i battenti alla vigilia dell’entrata in vigore dei nuovi dazi doganali americani sui prodotti cinesi, presenti come ogni anno tra i corridoi del Salone.

Nuove tasse sulle importazioni negli Usa

Queste nuove tasse sulle importazioni, già aumentate del 10% da quando Donald Trump è entrato in carica, saranno ancora aumentate del 10% domani. Il presidente Usa ha inoltre esortato Messico e Canada ad applicare dazi doganali simili sui prodotti cinesi.

Queste misure tariffarie, che Trump minaccia di estendere ad altri partner, tra cui l’Unione Europea, potrebbero avere conseguenze sull’intero mercato della tecnologia e degli smartphone, poiché alcuni componenti, come i semiconduttori, vengono in gran parte importati dalla Cina.

“Nessuno sa davvero cosa accadrà”, ha detto Pekka Lundmark, CEO del produttore finlandese di apparecchiature Nokia, durante un evento pre-fiera tenutosi domenica.

Una guerra commerciale non fa bene a nessuno

“Ovviamente, una guerra commerciale non sarebbe nell’interesse di nessuno“, ha aggiunto, precisando che il suo gruppo sta lavorando su “scenari diversi” per adattarsi ai cambiamenti nella politica commerciale americana.

Secondo Ben Wood, direttore della ricerca di CCS Insight, “la situazione geopolitica sarà un argomento scottante” in questa edizione. “C’è una persistente incertezza” che preoccupa sia “l’Europa” sia “le aziende cinesi”, ha insistito all’agenzia di stampa AFP.

Marchi cinesi a Barcellona

Presenti in massa al MWC insieme ad altri colossi mondiali delle telecomunicazioni, i marchi cinesi hanno concentrato le loro presentazioni nella giornata di domenica, organizzata prima della fiera, sui nuovi prodotti dell’anno e sugli annunci di investimenti.

Il produttore di smartphone Honor ha annunciato di essere entrato in una nuova fase del suo sviluppo con una strategia incentrata sull’intelligenza artificiale, chiamata “Honor Alpha Plan“, che prevede una partnership con due giganti americani, Google Cloud e Qualcomm.

Il brand, impegnato nello sviluppo di uno smartphone “intelligente”, ha presentato alla stampa un nuovo strumento di intelligenza artificiale destinato a essere integrato nei suoi prodotti.

Il colosso Xiaomi, terzo produttore al mondo dopo Apple e Samsung, ha presentato una nuova gamma di smartphone, gli Xiaomi 15, rappresentativi del crescente sviluppo di modelli premium sul mercato e dell’integrazione massiccia di strumenti di intelligenza artificiale.

Dall’arrivo di ChatGPT e dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa, questa tecnologia è stata ampiamente utilizzata dai produttori e sarà anche quest’anno al centro delle innovazioni evidenziate durante i quattro giorni del MWC.

L’AI ci sarà in massa ma comincia a stancare

“L’intelligenza artificiale sarà onnipresente”, ma gli osservatori “avvertono una crescente stanchezza” su questo argomento, sostiene il giudice Ben Wood, che sottolinea la difficoltà nell’individuare innovazioni “rivoluzionarie” in questo ambito.

Sebbene l’intelligenza artificiale sia diventata “il fulcro della maggior parte degli annunci di prodotto”, “è spesso difficile coglierne i vantaggi tangibili” per i consumatori, insiste.

Una sfida per le aziende tecnologiche e delle telecomunicazioni che vogliono presentare utilizzi concreti dell’intelligenza artificiale, compresi “agenti” in grado di svolgere attività quotidiane, per aumentare le vendite.

Smartphone, mercato in ripresa dallo scorso anno

Un segnale che questa politica sta dando i suoi frutti: il settore degli smartphone, le cui vendite erano in calo da due anni consecutivi, lo scorso anno ha ripreso a crescere.

Secondo la società specializzata IDC, lo scorso anno sono stati venduti in tutto il mondo 1,24 miliardi di dispositivi, il 6,3% in più rispetto al 2023. E i produttori rimangono ottimisti per il 2025.

“La forte crescita nel 2024 dimostra la resilienza del mercato degli smartphone, nonostante le persistenti sfide macroeconomiche”, ha detto Nabila Popal, direttore della ricerca presso IDC, che sottolineando il dinamismo del settore nei paesi emergenti.

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