Assegnato il Nobel per la Fisica
“Per le fondamentali scoperte che hanno consentito l’apprendimento automatico con le reti neurali artificiali”.
Questa la motivazione ufficiale della Royal Swedish Academy of Sciences per la consegna del Premio Nobel per la Fisica 2024, assegnato a John Hopfield e Geoffrey E. Hinton.
I due scienziati hanno ricevuto l’ambito riconoscimento mondiale per aver impiegato gli strumenti della fisica nello sviluppo di quei metodi che poi hanno permesso di gettare le basi per l’apprendimento delle macchine.
I due Premi Nobel hanno lavorato in maniera autonoma ed indipendente l’uno dall’altro, ma alla fine sono arrivati allo stesso traguardo, favorendo così lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale (AI).
Chi è Geoffrey Hinton
Geoffrey Hinton, 77 anni, è uno dei padri dell’Intelligenza artificiale: a maggio 2023 fece scalpore perché si dimise da Google e lanciò un monito sui “troppi pericoli” di questa tecnologia. Hinton è un pioniere della ricerca sulle reti neurali e sul ‘deep learning’ che gli hanno fatto vincere nel 2018 il prestigioso premio Turing Award.
Ha collaborato per 10 anni con Google, poi si è dimesso dal gigante tecnologico proprio per poter parlare liberamente dei rischi dell’IA.
Chi è John J. Hopfield
John J. Hopfield, classe 1933, PhD nel 1958 presso la Cornell University, è Professore alla Princeton University ed è considerato il padre della macchina di Boltzmann. Uno strumento che è in grado di riconoscere gli elementi caratteristici di un dato tipo di informazioni.
La macchina può essere utilizzata per classificare immagini o creare nuovi esempi del tipo di pattern su cui è stata addestrata. Hinton in questo modo ha contribuito ad avviare l’attuale sviluppo esplosivo dell’apprendimento automatico
Reti neurali, apprendimento automatico…AI
Quando parliamo di AI molto spesso intendiamo l’apprendimento automatico tramite reti neurali artificiali. Una tecnologia originariamente ispirata dalla struttura del cervello.
In una rete neurale artificiale, i neuroni del cervello sono rappresentati da nodi che hanno valori diversi. Nodi che si influenzano a vicenda tramite connessioni che possono essere paragonate alle sinapsi e che possono essere rese anche più forti.
La rete viene addestrata proprio per questo, ad esempio sviluppando connessioni più forti tra nodi, che poi è il lavoro svolto dai due scienziati premiati dall’Accademia reale di Svezia.
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