Gli uomini del mesolitico che vissero 9.700 anni fa sulla costa occidentale della Scandinavia, che vivevano raccolta dei prodotti della natura, di caccia e di pesca, chi hanno lasciato qualcosa di più dei loro strumenti in pietra: infatti hanno lasciato dietro di se i resti di resina masticata che, al suo interno, ha mantenuto le tracce della loro dieta, e questa riserva qualche sorpresa sulla cucina della Scandinavia dell’età della pietra. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.
Un recente studio condotto da un team di ricerca internazionale guidato dall’Università di Stoccolma ha analizzato il DNA di questa antica gomma da masticare dell’età della pietra. Lo studio ha rivelato il menu del giorno ma ha anche fatto luce sulla loro salute dentale, prendendo come esempio i gravi problemi dentali di un adolescente.
Il sito di scavo di Huseby Klev, sull’isola di Orust, ha restituito non solo utensili in pietra ma anche resina masticata, offrendo una rara istantanea della vita mesolitica. Il mastice, ricco di DNA, ha svelato una tavolozza culinaria che comprendeva cervo, trota e nocciole. Sembra che questi antichi scandinavi avessero un certo gusto per una dieta varia, ma le nocciole sono una prticolarità perché questo frutto oggi nasce a latitudini mediterranee, come la Turchia, l’Italia e la Spagna. Il fatto che invece fosse presente nella Penisola scandinava dovrebbe far pensare alle diverse condizioni ambientali.
L’analisi ha rivelato anche il caso di un adolescente che aveva una grave parodontite, cioè un’infezione della boca, tale da rendergli molto difficile mangiare la carne di cervo e masticare la resina.
Il Dr. Emrah Kırdök, del Dipartimento di Biotecnologia dell’Università di Mersin, ha preso l’iniziativa di coordinare l’analisi metagenomica della resina masticata. “C’è una ricchezza di sequenze di DNA nel mastice masticato da Huseby-Klev e in esso troviamo sia i batteri legati alla parodontite sia il DNA di piante e animali che avevano masticato in precedenza”, spiega il Dr. Kırdök.
Il Dr. Andrés Aravena, dell’Università di Istanbul, ha affrontato la sfida di identificare le diverse specie presenti nell’antico mix di DNA. “Abbiamo dovuto applicare diversi strumenti analitici pesanti dal punto di vista computazionale per individuare le diverse specie e gli organismi”, afferma il Dr. Aravena. La metagenomica sul DNA antico è ancora un territorio relativamente inesplorato, per cui questo studio rappresenta un primo tentativo di osservare i dettagli del passato.
Immagini di vita quotidiana
Il professor Anders Götherström, responsabile del progetto e docente presso il Centre for Palaeogenetics, trova i risultati davvero affascinanti. “Questo fornisce un’istantanea della vita di un piccolo gruppo di cacciatori-raccoglitori della costa occidentale scandinava”, osserva. Mentre esistono altri metodi per analizzare l’alimentazione dell’Età della Pietra, le rivelazioni sulle gomme da masticare offrono un tocco più personale.
“Sappiamo che questi adolescenti mangiavano cervo, trota e nocciole 9.700 anni fa sulla costa occidentale della Scandinavia, mentre almeno uno di loro aveva gravi problemi ai denti”, aggiunge il professor Götherström.
Lo studio scopre le antiche preferenze culinarie e mette in evidenza le sfide che gli individui dovevano affrontare per mantenere la salute orale durante l’Età della Pietra. Se i ricercatori continuano a portare alla luce storie nascoste nelle gomme da masticare, ogni pezzo diventa una capsula del tempo che conserva i misteri dei nostri antenati e ci avvicina alla comprensione della loro vita quotidiana.
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