Nuovo jailbreak per iOS. E funziona anche sulla nuova versione 13.5

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Si chiama unc0ver 5.0 e .0 sfrutta una vulnerabilità zero-day del sistema Apple. Secondo gli autori “mantiene intatte le funzioni di sicurezza”.

Non sono delle settimane particolarmente felici per Apple, per lo meno a livello di notizie per quanto riguarda la sicurezza dei suoi sistemi mobile. Dopo le illazioni provenienti da Zerodium, che ha parlato di un “eccesso di offerta” di exploit per iOS, ora spunta un nuovo jailbreak.

La nuova tecnica per scardinare il sistema di controllo Apple che impedisce di installare applicazioni esterne all’App Store è stata sviluppata da un team di sviluppatori capitanati (almeno a livello di comunicazione) da un programmatore che si firma pwn20wnd.

Il risultato è unc0ver 5.0.0, un software che consentirebbe di modificare il sistema operativo e installare applicazioni di terze parti non certificate da Apple su tutte le versioni di iOS successive alla 11.0, con qualche eccezione. La tecnica non funzionerebbe per le versioni comprese tra la 12.3 e la 12.3.2, così come tra la 12.4.2 e la 12.4.5.

Sul sito dedicato alla distribuzione del jailbreak, il team tiene a specificare che la nuova tecnica modifica ma non elimina il sistema di sandbox alla base dei sistemi di sicurezza di IOS. Insomma: secondo gli sviluppatori di unc0ver, anche una volta effettuato il jailbreak non si dovrebbero temere attacchi hacker.

jailbreak

Una valutazione per lo meno discutibile che, pur avendo qualche fondamento (se il jailbreak smantellasse il sistema di compartimentazione dei dati sarebbe un vero disastro) non tiene conto che l’aggiramento dei controlli da parte di Apple mina alle fondamenta la stessa idea di “sicurezza” come interpretata dagli sviluppatori di Cupertino.

Visto e considerato che su iOS (proprio a causa del rigido sistema di sandbox) non è possibile utilizzare un antivirus, consentire l’installazione di qualsiasi applicazione è una strategia al limite del suicidio.

Tutta la vicenda, però, apre qualche legittima domanda sul livello di sicurezza complessivo di iOS. L’impressione, alimentata anche dalle già citate recenti dichiarazioni della dirigenza di Zerodium, è che sul sistema operativo dell’iPhone si siano concentrate tante (troppe) attenzioni da parte di ricercatori e hacker.

La comparsa di un jailbreak basato su una vulnerabilità zero-day di iOS, insomma, potrebbe essere la conferma del fatto che negli ultimi tempi sono emerse davvero numerose vulnerabilità del sistema operativo e che nel prossimo futuro Apple si trovi a dover fronteggiare una vera emergenza.

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