Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, ha pubblicato il rapporto 2022 sullo stato della sicurezza ICT. Dal report emerge uno scenario critico non solo per il nostro paese, ma anche per l’Europa intera. Il conflitto russo-ucraino e le tensioni internazionali hanno moltiplicato il numero di attacchi, in particolare quelli relativi all’Information Warfare.
Il primo semestre del 2022 ha registrato 1.141 attacchi: un aumento dell’8.4% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Si parla di una media di 190 attacchi al mese, senza considerare quelli non rilevati. In cima alla classifica dei settori più colpiti c’è il multiple targets: si tratta di attacchi rivolti verso più obiettivi. Seguono il settore sanitario, quello governativo e militare e infine l’ICT con un aumento dell’11% rispetto allo scorso anno.
La tecnica di attacco più usata rimane il malware, anche se in leggera decrescita; a seguire ci sono le tecniche sconosciute, il phishing e social engineering e per ultimo lo sfruttamento delle vulnerabilità. A spaventare è la severity degli attacchi: più di un terzo di essi sono considerati critici e quasi la metà (45%) sono a gravità alta.
Rapporto Clusit: la situazione in Italia
Nel report viene anche illustrata l’attività della Polizia Postale in Italia, volta in particolare a contrastare abusi su minori e su persone vulnerabili. Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online ha trattato 2670 casi e indagato 778 soggetti. L’attività ha portato a 73 arresti, il 9% in più rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda invece il fenomeno più generale dei reati contro la persona, sono stati trattati 4550 casi che hanno portato a indagare su 583 soggetti. Tra i casi presi in esame ci sono stalking, diffamazione, minaccia, sostituzione di persona e trattamento illecito di dati.
Il rapporto Clusit per la sicurezza ha mostrato l’esistenza di campagne massive a livello internazionale verso le infrastrutture critiche e le aziende di settori strategici come comunicazione e difesa. Nel corso del 2022 sono stati diramati più di 70 avvisi di sicurezza alle infrastrutture, tutti collegati al conflitto in atto. Gli attacchi rilevati sono aumentati dell’82% rispetto all’anno precedente.
In Italia gli attacchi informatici da parte di hacker matrice filorussa hanno interessato per lo più le pubbliche amministrazioni, i principali organi di stampa, gli istituti bancari, i porti, gli aeroporti e la logistica. Colpiti anche i singoli cittadini, in particolare nell’ambito del financial cybercrime, che ha registrato una più alta varietà di tecniche utilizzate.
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